Quella di questa sera era la prova del nove per cercare di salvare il salvabile, lanciare un segnale al sindaco Graziano, approvando il bilancio di previsione e sperando di fargli cambiare idea. Ma a quanto pare le perplessità sul documento “non attendibile”, come sottolineato dal Collegio dei Revisori dei Conti, hanno avuto la meglio. Non sono seguite dall’amministrazione comunale, in particolare dal vicesindaco e assessore al bilancio Gianfranco Colacicco (assente in aula), quelle rassicurazioni che tutti volevano sentire. Ma soprattutto i consiglieri hanno deciso di non votare un bilancio con un sindaco dimissionario.
La seduta è andata deserta: confermate le indiscrezioni che avevamo anticipato oggi su Temporeale.info. In aula sono rimasti Gerardo Stefanelli, Giuseppe Tomao, Pino Russo e, unici della maggioranza, il vicepresidente del consiglio comunale Domenico Riccardelli e Mario Ruberto, quest’ultimo avrebbe dovuto leggere in aula un documento del Nuovo Centrodestra in merito alle dimissioni del sindaco e alle perplessità sul bilancio di previsione. Gli altri consiglieri della maggioranza erano quasi tutti presenti ma sono rimasti fuori dall’aula. Erano invece assenti il presidente del consiglio comunale Gianni Izzo, insieme a Elena Conte, Americo Zasa, Francesco Sparagna e Mimma Nuzzo per la minoranza. Sarà convocata una nuova commissione capigruppo per indire un altro consiglio comunale per l’approvazione del bilancio, che con ogni probabilità sarà fissato per il prossimo 26 agosto. Dopo di che saranno chiusi completamente i giochi.
“Questo accanimento terapeutico nei confronti dell’Amministrazione – ha dichiarato Marco Moccia, Coordinatore Provinciale del movimento ed ideatore di questa azione di protesta – il non voler staccare alla spina a questa situazione paradossale, fanno solo del male al nostro paese, è da irresponsabili continuare questa farsa con un Sindaco dimissionario che dichiara di non voler più amministrare la città. Chi continua a tenere in vita questa amministrazione lo fa semplicemente per i propri interessi personali e per un bieco attaccamento alla poltrona, i cittadini devono saperlo, questa sera eravamo presenti in Consiglio Comunale fiduciosi di un atto di responsabilità e di maturità della maggioranza, tutto questo purtroppo non è ancora avvenuto ed oggi il nostro Comune continua a trovarsi in una situazione di totale stallo”.
“In questi due anni – conclude Moccia – se non abbiamo fatto le barricate poco ci è mancato, e l’azione di oggi lo ha ulteriormente confermato, la nostra pazienza è finita, è arrivato il momento che Minturno torni una città normale e che i cittadini tutti si sentano orgogliosi di essere minturnesi”.
Giuseppe Mallozzi