NAPOLI – Giacomino Fontanel, ormai da anni residente a Napoli dove curava a titolo gratuito le aiuole della città, si è spento all’età di 83 anni.
Nato a Ponza nel 1933, aveva lavorato per tutta la vita sulle navi da trasporto, per poi stabilirsi a Napoli, dopo essersi innamorato di una donna, Concetta, con la quale avrebbe poi concepito tre figli: Nadia, Flavio e Guido. La moglie era morta qualche anno fa, dopo 50 anni di matrimonio, e il capitano Giacomino aveva deciso di dedicarsi alla città, a quella Napoli che l’aveva accolto a braccia aperte.
Il “capitano”, come lo conoscevano tutti, aveva preso casa a pochi passi all’aeroporto e ogni mattina armato di attrezzi scendeva in strada per curare le aiuole cittadine e per segnalare i dissesti. “La gente che viene qui deve capire che Napoli è bella. Lo deve capire subito, appena sbarca dall’aereo”, diceva.
Era tra l’altro anche diventato copresidente del Comitato Civico Doganella e fino alla fine dei suoi giorni ha continuato ad impergnarsi civicamente per salvare la città dal degrado.
Nel mese di marzo salì alla ribalta delle cronache suo malgrado in seguito al vile furto che subì degli attrezzi agricoli con i quali ripuliva le aiuole.
Il capitano Giacomino Fontanel se n’è andato a metà agosto, dieci giorni dopo aver festeggiato il suo compleanno.
(foto: N. Clemente)