GAETA – Era ristretto agli arresti domicialiari ma è stato trovato fuori casa. Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato di Polizia di Gaeta hanno arrestato, in flagranza di reato per evasione, T.G. di 43 anni. L’uomo era stato sottoposto, nello scorso mese di novembre, agli arresti domiciliari con l’applicazione del dispositivo tecnico del “braccialetto elettronico” su provvedimento del GIP del Tribunale di Roma, in considerazione della sua particolare pericolosità.
Già dalla sua immediata collocazione agli arresti domiciliari aveva evidenziato varie problematiche legate alla sua situazione affettiva, familiare ed economica, tanto da rendersi necessari numerosi interventi da parte del personale del Commissariato di Polizia di Gaeta nonché di personale del 118, con continui trasferimenti presso il Pronto Soccorso di Formia a causa anche di frequenti atti di autolesionismo che ne evidenziavano chiaramente una volontà distruttiva ed estremamente instabile.
Negli ultimi giorni tale situazione si era particolarmente acuìta tanto che, lo stesso faceva scattare di proposito l’allarme del braccialetto elettronico, collegato con la Questura di Latina, rendendo necessari continui interventi di personale di questo Ufficio.
Proprio nella serata di ieri 24 marzo, giungeva, per l’ennesima volta, una segnalazione che il dispositivo era andato in allarme ed il personale della Polizia di Stato si recava, come di consueto, presso l’abitazione dell’uomo per verificarne la presenza in casa.
Non avendo risposta e temendo che il T.G. potesse essere stato colto da malore, richiedeva l’intervento dei Vigili del Fuoco per accedere all’interno dell’abitazione dove, una volta entrati, appurava l’assenza dell’uomo il quale si era staccato il braccialetto elettronico ed era scappato. Scattava tempestivamente il piano di ricerca del detenuto, che permetteva il suo rintraccio immediato in Via Colle S. Agata, nascosto tra la vegetazio.
Nella circostanza si accertava che l’uomo non indossava più il braccialetto elettronico, e pertanto sussistendo evidenti elementi della pericolosità di tale persona, desumibili da una chiara e palese premeditazione dell’azione delittuosa, nonché dalla pericolosità sociale evidenziatasi già con pregresse azioni criminose, l’uomo veniva immediatamente tratto in arresto.
Successivamente, come disposto dal pm di turno, T.G. veniva associato presso la Casa Circondariale di Cassino in attesa di giudizio.