Gaeta / Terza condanna per il dirigente Antonio Buttaro. Il Comune rateizza

GAETA – Terza condanna definitiva per il dirigente Antonio Buttaro. Alle soglie della pensione il vice segretario del comune di Gaeta è stato raggiunto da un nuovo provvedimento della corte dei conti che dichiara inappellabile il ricorso di primo grado sul caso “Ge.Vi.

Il niet della commissione centrale è del primo aprile ma è di questi giorni la decisione del municipio, ente creditore, di rateizzazione della somma dovuta, circa 60.000 euro, come aveva già statuito la magistratura contabile della sezione del Lazio (oltre a spese di giudizio ed interessi). Rappresentano il 10 per cento dei 611.424,79 euro corrisposti dal Comune corrisposte dal comune alla società Ge.Vi. per la fornitura di lavoro interinale. Senza alcuna gara d’appalto. Dal 2006 al 2009 le cifre secondo quanto appurato dalla Corte dei Conti, lievitarono in maniera “anomala”. Lo scandalo, venuto a galla grazie alle indagini della Guardia di Finanza di Fondi, coinvolse anche il Comune di Minturno per fatti analoghi.

In seguito alle prime due condanne sui filoni del “Progetto Musica” e “Contributi sociali“, da cui scaturì anche un’inchiesta penale, nel 2009 l’allora primo cittadino Antonio Raimondi aveva deciso di sospenderlo. Atto facoltativo, revocato dal suo successore Cosmo Mitrano nel 2013. Per quel periodo i salari di Buttaro rimasero bloccati, fino alla decisione della giunta di concedere al dirigente di compensare il debito dovuto al comune per le condanne ricevute con il credito da prestazioni lavorative maturato in quegli anni di sospensione dal servizio.

Ora, a seguito del nuovo accordo, li restituirà comodamente in oltre 7 anni, ad un tasso pari a mezzo punto percentuale, per una rata mensile di quasi 720 euro.

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