GRANADA – Era sicuramente il tiravolista più atteso dopo il doppio titolo iridato del 2010 di Roma e del 2014 a Lonato del Garda. Sulle pedane de Las Gabias a Granada nella 33^ edizione del campionato mondiale di Fossa Universale, il gaetano Gianluca Muoio ha mancato l’acuto nella prova individuale chiudendo al 14° posto con lo score di 195/200 piattelli, ma a soli tre colpi di distanza dalla medaglia d’oro del padrone di casa Mario Fuentes Lopes, che ha vinto il barrage decisivo con il connazionale Alberto Fernandez Munoz e l’inglese Jack Wilkinson. Primo degli azzurri il fiorentino Renzo Baldinotti, quarto con 197.
“L’amarezza è forte, ma, si sa, questa disciplina è spesso legata al fattore dell’imprevedibilità e della fortuna. Anche le condizioni atmosferiche hanno inciso sulla gara con continui e repentini cambiamenti di vento e visibilità”, commenta il 34enne poliziotto del Golfo che si è ampiamente consolato con l’argento nella competizione a squadre con il punteggio di 583 insieme al toscano Renzo Baldinotti e all’emiliano Ivan Rossi. Davanti al trio della Nazionale soltanto il team iberico con 591 e sul gradino più basso del podio i francesi con 576.
La trasferta spagnola ha regalato inoltre all’atleta di Gaeta anche il secondo posto individuale nel circuito di Coppa del Mondo. A metà giugno Gianluca Muoio, portacolori del Tav Formia, vinse l’oro a squadre (fu 7° nel singolo) agli Europei francesi di Ychoux insieme al fiorentino Renzo Baldinotti e al veneto Alessandro Camisotti. Una stagione che si è archiviata brillantemente per lo specialista della Fossa universale, che ha arricchito la sua bacheca con il bronzo nella finale del campionato italiano sulle pedane padovane delle Tre Piume e il tris di podi collezionati nei Gran Premi Fitav: le due vittorie di Campomarino (Campobasso) e Durazzano (Benevento) e il secondo posto al Tav Umbriaverde di Massa Martana nel Perugino.