Palio della Contea di Aquino, interviene il Sindaco Libero Mazzaroppi

AQUINO – Il conto alla rovescia è iniziato, pochi giorni e tornerà il Palio della Contea di Aquino (4-5-6 settembre). Dopo lo straordinario successo della prima edizione targata 2014, Aquino vuole stupire ancora. Una città a tratti irriconoscibile, immersa un po’ ovunque nei suoi colori, si appresta a ospitare di nuovo un evento unico e attesissimo, non solo dalla gente aquinate. L’eco del successo dello scorso anno, intanto, torna a riecheggiare prepotentemente tra le otto contrade, ciascuna delle quali, nel nome del più sano campanilismo, sta affilando le armi per lasciare una traccia significativa nell’ormai imminente seconda edizione. Pochi giorni e sarà di nuovo Palio, la regina di tutte le feste, tripudio di colori, suoni, emozioni e passioni. Un’atmosfera speciale, d’altri tempi, capace di contagiare davvero tutti e di far ricredere i più scettici, che, alla vigilia, avevano espresso delle riserve circa la bontà del progetto ideato dal comitato organizzatore e sposato con entusiasmo dall’amministrazione comunale.

Libero Mazzaroppi

Eccoci così giunti, un anno dopo, all’ennesima prova di maturità per la città, pronta ad accogliere i tanti curiosi che gremiranno la centrale piazza San Tommaso, teatro dei giochi popolari. La vigilia è fatta di giornate febbrili nelle quali si lavora senza sosta per regalare alla gente un altro evento con i fiocchi, da consegnare agli archivi della lunga e nobile storia cittadina. A tenere banco, in questi ultimi giorni, è il profilo organizzativo. Sicurezza e ordine pubblico sono sotto la lente, l’incolumità delle persone prima di tutto: l’obiettivo è quello di rendere perfettamente fruibili tutti gli spazi che delimitano la piazza, prima, durante e dopo lo svolgimento dei nove giochi che scriveranno la storia della manifestazione. A pochi giorni dall’inizio del Palio, abbiamo raccolto le impressioni del sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi, prestatosi gentilmente a un’ intervista a cura di Libero Marino:

Sindaco, dopo un anno torna il Palio, quali sono le sue sensazioni?
“Sulla scorta dell’incredibile successo dello scorso anno, ci avviciniamo fiduciosi alla seconda edizione. Siamo convinti che anche questa volta la nostra città sarà in grado di superare brillantemente l’ennesimo esame. Il Palio in poco tempo ha fatto breccia non solo nel cuore degli aquinati, ma anche nelle tante persone residenti in città e originarie di altre zone d’Italia. Un fenomeno straordinario, una festa popolare capace di cementare un intero popolo: la gente, al di là della rivalità contingente, si è stretta intorno alla propria città manifestandole un amore incondizionato. Il Palio ha davvero colto nel segno”.

Aquino sarà invasa da centinaia di visitatori: come procede la macchina organizzativa?
“La mia amministrazione ha una responsabilità non trascurabile, siamo chiamati a un impegno importante. In questi giorni stiamo studiando tutte le misure idonee a mettere in sicurezza l’area interessata dai giochi. Vogliamo limare quelle piccole criticità emerse durante la prima edizione. Lo scorso anno circa diecimila persone ci fecero visita e il numero è destinato a lievitare, quindi non lasceremo nulla al caso. In primo luogo potrà accedere allo spazio adibito ai giochi solo chi sarà munito di apposito pass (stampa, organizzatori, capi -contrada). L’area dell’ex fontana sarà messa in sicurezza con delle reti, così come sarà monitorato il perimetro intorno alla cattedrale di San Costanzo. La piazza, nelle tre giornate del Palio, sarà transennata e interdetta al traffico veicolare a partire dalle 18:30. Sarà rinforzato il servizio d’ordine, mentre in piazza stazionerà il servizio di assistenza della Croce Rossa. In queste ultime ore stiamo pensando di allestire anche delle tribune per consentire ai tantissimi spettatori di godersi lo spettacolo da una posizione privilegiata. Stiamo valutando anche di riservare un ampio spazio ai bambini, un’area apposita per preservarli da possibili situazioni di pericolo”.

Proprio i più piccoli saranno protagonisti della giornata inaugurale del 30 agosto…
“Sì, abbiamo salutato con favore l’iniziativa voluta fortemente dall’assessore Di Ruzza, sempre sensibile alle dinamiche dei più piccoli. E’ un momento importante e originale per formare le nuove generazioni educandole allo spirito del Palio. I nostri bambini sono una risorsa preziosa e l’idea che siano loro ad aprire ufficialmente l’edizione 2015 ci inorgoglisce. Sarà un prologo piacevolissimo che consentirà a tutti di calarsi definitivamente nel clima della festa”.

Tra le diverse novità della seconda edizione spicca il “piatto della contrada”: come giudica l’iniziativa?
“Un evento nell’evento che già sta suscitando un forte interesse. L’idea, importante e curiosa insieme, consentirà di rinverdire certe tradizioni enogastronomiche che fanno parte integrante del patrimonio culturale della città. Parafrasando un antico adagio, è giusto che “i più anziani non dimentichino e i giovani sappiano”. E’ significativo che le nuove generazioni apprendano dai veterani le nobili iniziative passate, è una ulteriore certificazione del senso di appartenenza a una terra importante e blasonata, che può dire la sua sempre, in qualsiasi ambito. Tra le altre cose, l’edizione 2015 coincide con un’ importantissima campagna di scavi nella zona di San Pietro Vetere, che si avvarrà (per la prima volta) anche della preziosa collaborazione dell’Accademia di Romania”.

Il Palio fornirà anche l’occasione per rinsaldare il gemellaggio con gli amici arpinati…
“Con la città di Cicerone si è instaurato un rapporto molto bello, improntato al reciproco rispetto. Già lo scorso anno fummo ospiti del sindaco Rea che ci diede anche la possibilità di intervenire nel celebre Gonfalone, in una piazza gremitissima. Restituimmo il favore nella nostra piazza solo qualche giorno dopo. Il Palio di Arpino, al via proprio in questi giorni, rappresenta una realtà  fortemente radicata nel nostro territorio. Dovremo essere bravi a fare tesoro, nel tempo, della loro ultraquarantennale esperienza. Come lo scorso anno, interverranno anche diverse autorità provinciali, rimaste favorevolmente colpite dalla prima edizione. Ma il Palio, quest’anno, varcherà anche i nostri confini regionali come testimonia l’arrivo di tre pullman dalla provincia di Cremona. E’ un fatto inedito e stimolante, abbiamo il dovere di accogliere nel migliore dei modi la gente lombarda”.

La prima edizione vide, a sorpresa, il meritatissimo successo di Canapine. La contrada neroverde ospita il palazzetto dello sport: quando la struttura sarà finalmente agibile?
“La vittoria è stata il giusto premio alla continuità di un rione protagonista in tutte le discipline del Palio. Detto questo, la domanda mi offre lo spunto per chiarire definitivamente, senza fare polemiche, quest’annosa questione. Stiamo profondendo il massimo impegno per rendere finalmente fruibile il nostro palazzetto, fiore all’occhiello non solo di quella zona, ma dell’intera comunità. Il palazzetto si può e si deve completare subito. Appena due mesi fa abbiamo concluso (con delle delibere approvate in consiglio comunale) un iter molto delicato che riguardava un piano integrato residenziale chiamato proprio “Canapine”, che dà la possibilità a una società locale di edificare tre palazzine. Contestualmente, poco prima di quei lavori, la stessa società dovrà, per pubblica utilità, completare il palazzetto. Un’opera incompiuta che ho ereditato, oggetto di alcune varianti nel merito delle quali non voglio entrare. La struttura, vittima di numerosi atti vandalici, necessita di alcuni lavori di manutenzione e poi vedrà finalmente la luce. Contiamo di inaugurarla entro la prossima primavera. Ma i nostri sforzi non si fermeranno qui. Stiamo pensando anche di restituire dignità all’adiacente campo da tennis che sarà adibito ad area per il gioco delle bocce”.

L’entusiasmo del popolo aquinate in questi giorni si tocca con mano: pensava che il Palio sarebbe riuscito ad attecchire così rapidamente in città?
“Inizialmente c’era scetticismo intorno a questa manifestazione. Non si aveva la percezione di quanto l’iniziativa potesse penetrare nel tessuto sociale cittadino. Invece, in poco tempo, siamo riusciti a trasformare le perplessità iniziali in contagioso entusiasmo, al contrario di certi comuni a noi vicini, incapaci di intercettare la passione popolare e tradurla in una festa di tale portata. In questi giorni si respira un’atmosfera particolare ovunque, c’è fermento ma anche distensione, è bello imbattersi nei vari rioni vestiti a festa, pronti a misurarsi con il piglio giusto, quello che ho constatato recandomi presso le varie feste di contrada. Mi ha colpito molto lo spirito di solidarietà che anima le otto contrade, il senso di appartenenza dimostrato fin qui è più forte di qualsiasi rivalità. L’auspicio è vedere la nostra Aquino in movimento, laboriosa e volitiva sempre, e non solo nei mesi del Palio. A tale proposito, stiamo studiando – insieme al comitato del Palio – anche iniziative in altri periodi dell’anno per far sì che la festa, in qualche misura, prosegua per 365 giorni e non sia solo una parentesi estiva”.

 Palio significa anche un bel ritorno di immagine per la città, non crede?
“Indubbiamente sì. Il ritorno sarà anche economico, penso alle diverse attività commerciali del centro. Il Palio, al di là del mero aspetto ludico, rappresenta indubbiamente un validissimo strumento di crescita per la nostra città. Ma gli onori fanno il paio con gli oneri. Siamo consapevoli della delicatezza del compito, contiamo di bissare, come amministrazione, quanto di buono fatto nel corso della prima edizione. Un banco di prova che abbiamo superato a pieni voti anche in termini di sicurezza e decoro urbano, senza gravare ulteriormente sui nostri cittadini. Di questo risultato andiamo orgogliosamente fieri. E’ stato un battesimo importante anche per la mia squadra di lavoro, rivelatasi all’altezza della situazione e capace di rispondere efficacemente a tutte le esigenze del caso. Anche quest’anno provvederemo tempestivamente,  con l’ausilio di volontari e vouchers, alla pulizia della piazza e delle aree limitrofe. Vigileremo anche in tutte le contrade: va sottolineato che il Palio è anche la festa di otto rioni (nove, se consideriamo quella della contrada vincitrice) e non è fatto di tre sole giornate. In questi giorni la nostra città sarà monitorata con attenzione, avremo molti riflettori puntati addosso e, dopo il capolavoro dello scorso anno, non possiamo sbagliare. Mi appello al senso civico del popolo aquinate affinchè tutto fili liscio e non si registrino problemi di alcun tipo. Il Palio è un patrimonio  collettivo, disperderlo sarebbe un errore imperdonabile”.

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