LATINA – In occasione del periodo estivo e nel quadro dell’intensificazione dei servizi di prevenzione generale e controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle del comando provinciale di Latina hanno rivolto particolare attenzione al contrasto al lavoro nero e irregolare.
Le attività ispettive, con accesso ai locali aziendali, hanno riguardato 13 imprese in provincia e consentito alla Guardia di Finanza di individuare nel periodo compreso tra giugno e agosto 25 lavoratori “in nero” italiani ed extracomunitari.
Sono state rilevate violazioni nelle attività di servizi di pulizia, autolavaggi, barberie, costruzioni, lavorazione marmi, sale giochi e stabilimenti balneari, imprese situate per il 55% nel sud Pontino e per il 45% nel nord.
La suddetta attività ha permesso di appurare che nei confronti dei 25 lavoratori “in nero”, 16 italiani e 9 extracomunitari di cui 5 egiziani, 2 marocchini e 2 indiani residenti in Formia, Taranto, Itri, Afragola (na), Ventotene, Terracina, Priverno, Roma, Benevento, Cisterna e Latina non era stata effettuata alcuna comunicazione preventiva obbligatoria al centro servizi per l’impiego della provincia di Latina né tantomeno assolti i previsti adempimenti di carattere contributivo.
Ai datori di lavoro sorpresi dalle Fiamme Gialle a violare le normative vigenti, sono state applicate le sanzioni amministrative già previste dall’articolo 3 del d.l. n. 12/2002, come convertito dalla legge n. 183/2010 e dalla legge n. 9/2014.
Sempre nel medesimo periodo, i militari hanno scoperto 19 lavoratori irregolari residenti in Sabaudia, intenti a lavorare nelle serre anch’esse situate lì vicino. Anche in questo caso i datori di lavoro sono stati sanzionati per infedele registrazione sul “LUL” (Libro Unico del Lavoro) in relazione al differente trattamento retributivo.
Dall’inizio dell’anno nella provincia di Latina sono stati scoperti 104 lavoratori “in nero” o irregolari.