LATINA – «L’ospedale di Latina non sta perdendo alcuna professionalità e parlare di esodo di medici rispetto ad alcune uscite dal nosocomio per raggiungimento dell’età della pensione rappresenta una notizia che distorce la realtà dei fatti».
Il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Forte risponde alle critiche del consigliere di Forza Italia Giuseppe Simeone sottolineando come invece “il progetto di risanamento della sanità pontina avviato dalla Regione Lazio e reso operativo dalla direzione generale della Asl stia procedendo in maniera spedita, con l’obiettivo sempre più vicino di rendere il Santa Maria Goretti Dea di II livello”.
«In questi due anni e mezzo – sottolinea Forte – abbiamo avuto l’impegnativo compito di gestire la sanità già commissariata a causa del pesantissimo deficit accumulato dalle precedenti gestioni, deficit che da oltre 2 miliardi del 2007 è sceso a 367 milioni nel 2014. Nonostante le difficoltà la Regione ha messo in campo investimenti considerevoli per le strutture sanitarie pontine, in particolare per il Santa Maria Goretti che ha beneficiato di recente di un finanziamento di 766mila euro per il completamento e la messa a norma di alcuni impianti, per la ristrutturazione dei reparti di chirurgia, ortopedia, oculistica, nefrologia, neonatologia, pediatria ed ematologia.
Sempre alla Asl di Latina è stato assegnato un finanziamento di 885mila euro per aprire il cantiere per la realizzazione del nuovo Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, reparto chiuso da oltre un anno per gravi carenze: il nuovo servizio sarà dotato di ampi spazi interni ed esterni con tecnologie all’avanguardia e sarà dunque in grado di fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti. Sempre dalla Regione è stato deliberato alcuni mesi fa un finanziamento di due milioni e 300mila euro per l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare di ultima generazione, un macchinario fondamentale per il funzionamento del reparto di oncologia, fiore all’occhiello del nostro ospedale.
Questi sono risultati concreti, raggiunti grazie all’impegno dell’amministrazione regionale guidata da Zingaretti e del direttore generale della Asl Caporossi in un quadro indubbiamente difficile per il blocco del turn over. Il Goretti può contare su grandi professionalità e l’andata in pensione di alcuni medici rientra nella normalità, un evento rispetto al quale appare inappropriato fare allarmismo soprattutto alla luce del fatto che – conclude Forte – nonostante la fase di commissariamento sono stati banditi i concorsi per tre primari, due dei quali destinati proprio all’ospedale di Latina.
Gli obiettivi tracciati nell’atto aziendale sono quindi a portata di mano grazie all’impegno di Regione e Asl, e non riconoscerlo rappresenta una distorsione dello stato dei fatti».