FONDI – Il candidato a sindaco per la lista civica “Fondi ci chiama”, Gianfranco Antonetti, presenterà al pubblico il proprio programma elettorale lunedì 30 marzo, ore 19, presso la sala riunioni del Bar Libertà, in Viale della Libertà n. 8 (Porta Roma). Il documento politico-programmatico indica le direttrici essenziali in grado di incidere proficuamente sullo stato di grave crisi in cui versa la città di Fondi dopo 5 anni di amministrazione fallimentare.
Le direttrici essenziali del programma si indirizzano verso tre problematiche di rilievo: Gestione Diretta Dei Servizi: rifiuti, acqua, aree verdi, impianti sportivi, pulizia spiagge, cimitero, affissioni, lavori di manutenzione, etc; Valorizzazione Delle Risorse Storiche, Culturali, Socio-Economiche; Meno Tasse Ed Esenzione Per Le Fasce Piu’ Disagiate.
1) La gestione diretta dei rifiuti favorisce concrete opportunità di lavoro e occupazione per decine di giovani e di lavoratori disoccupati fondani.
L’utilizzo di avanzate tecnologie consente un riciclo quasi completo dei rifiuti, tanto da eliminare il costoso conferimento in discarica o l’uso di inceneritori. I rifiuti, pertanto, diventano una risorsa economica e non un costo insopportabile per famiglie, imprese, e spesso fonte di grave inquinamento ambientale.
Anche per tale fondamentale risorsa di vita, qual è l’acqua, la nuova amministrazione comunale guidata da Gianfranco Antonetti, procederà alla gestione diretta.
Risulta altresì inverosimile che il comune di Fondi, ricchissimo di acqua, debba scaricare sui cittadini e le attività produttive costi e bollette salatissime a causa di una gestione fallimentare e fuori controllo da parte di Acqualatina.
La nuova amministrazione procederà altresì alla gestione diretta dei seguenti servizi comunali : aree verdi, parchi pubblici, arredo urbano, impianti sportivi, pulizia spiagge, cimitero, pubbliche affissioni, ed altro, eliminando gli attuali affidamenti rispondenti solo a logiche di esclusiva appartenenza politica e di sfruttamento dei lavoratori con miseri salari.
2) Valorizzazione delle risorse storiche, culturali, socio-economiche. Nuovo Modello di sviluppo.
Non è possibile concepire un’azione strategica di valorizzazione delle risorse in assenza di un “modello di sviluppo” coordinato ed integrato.
Accanto alla storia e alla tradizione, al patrimonio paesaggistico, ambientale, culturale e storico-monumentale, al comparto artigianale, industriale, agricolo e commerciale:gli obiettivi di crescita e di sviluppo devono essere costruiti attorno all’economia turistica, intesa come tessuto di relazione e di unificazione del territorio, capace di conferire valore aggiunto alle potenzialità di tutti gli altri comparti.
Occorre l’elaborazione di un Piano Socio-Economico quale studio cognitivo-propositivo dei vari fattori di sviluppo, nonché degli strumenti operativi, normativi e finanziari ai quali relazionarsi.
Le prospettive di crescita economica e occupazionale possono concretizzarsi tramite la realizzazione di un apposito “distretto turistico-culturale”.
In tale ambito occorre altresì considerare il ruolo del Mof, tramite una rinnovata e qualificata gestione pubblico-privata, capace di farne uno strumento di tutela e di valorizzazione del comparto agricolo e della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.
3) Meno tasse, esenzioni alle fasce più disagiate.
La maggior parte delle famiglie e delle attività produttive versa in una condizione di estremo disagio socio-economico. Le cause sono di carattere nazionale, ma anche da imputare ad amministratori locali incapaci di valorizzare le ricchezze di cui disponiamo e intenti solo a dilapidare ingenti risorse finanziarie. A ciò si rimedia scaricando sulla collettività imposte, tasse e balzelli a non finire (Tari, Tasi, Imu, Occupazione suolo pubblico, Insegne, Parcheggi e strisce blu illegittime, Contravvenzioni selvagge, si sono inventati anche il “Falco” della strada pur di rapinare soldi ai contribuenti).
Occorre pertanto una drastica inversione di rotta con una riduzione del carico fiscale e l’esenzione totale per cittadini e nuclei familiari in grave stato di bisogno. Inoltre occorre garantire e tutelare il diritto alla salute con l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari e consentire visite specialistiche in tempi rapidi da parte della sanità pubblica.