FORMIA – Un confronto tra gestioni virtuose. Da un lato Formia e il suo modello di società muncipalizzata. Dall’altra Parma con i suoi 190 mila abitanti, un porta a porta al 70% e la tariffazione puntuale che consente ai cittadini di pagare per quello che producono, legando una parte variabile della tariffa al numero di conferimenti del rifiuto residuo.
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli è sceso a Formia per studiare il modello “Formia Rifiuti Zero”. Di contro, Formia studia Parma per condividere l’esperienza di un Comune capace di dimezzare la produzione procapite di rifiuto a smaltimento e di consolidare l’utilizzo di strumenti innovativi nella gestione ambientale.
“L’affidamento in house ad una società municipalizzata del Comune – spiega l’Assessore alla Sostenibilità Claudio Marciano – è la soluzione verso cui si stanno orientando molte realtà amministrative italiane. Al nord ci sono gestioni parapubbliche che, pur mantenendo ottimi standard di qualità, coinvolgono ambiti provinciali se non addirittura regionali. Ciò rende particolarmente complicato il controllo del territorio. Ci siamo quindi interrogati su quale fosse il modello di gestione virtuosa capace di mantenere inalterato il collegamento con le realtà locali.
La soluzione ‘Formia Rifiuti Zero’ attira l’interesse di molti e il confronto non può che farci bene. Per questo, nella prossima primavera terremo un grande evento a Formia. Un incontro-seminario – conclude Marciano – finalizzato a costruire un modello di gestione virtuosa efficiente che si ponga al servizio delle Amministrazioni”.