MINTURNO – Sono proseguiti anche questa mattina i controlli sul fiume Garigliano da parte della Guardia di Finanza di Formia, come già anticipato ieri su Temporeale.info. Il consuntivo dell’intera operazione è di tre strutture adibite alla custodia di ormeggio di natanti poste sotto sequestro, per un’area complessiva di 15oo metri quadrati e tre persone denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cassino.
Nel quadro della costante attività di prevenzione volta al controllo economico del territorio ed in particolare al contrasto ed alla repressione dei reati afferenti il fenomeno dell’abusivo sfruttamento del demanio e delle attività economiche connesse all’ormeggio illegale dei natanti, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina, in sinergia con il reparto operativo aereo navale del corpo a seguito di pregresse accurate indagini, hanno individuato nel Comune di Minturno, presso la foce destra del fiume Garigliano, tre strutture adibite all’ormeggio e custodia di natanti che erano state realizzate sul demanio fluviale in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo.
L’azione delle Fiamme Gialle ha preso l’avvio nel generale contesto del controllo economico-finanziario di tutte quelle attività rientranti nei compiti della “polizia demaniale”, settore che ha assunto sempre più una crescente rilevanza in funzione dell’incremento delle entrate direttamente connesse ai canoni riscossi a fronte di concessioni di beni del demanio e del patrimonio dello stato rilasciate, a titolo oneroso, ad operatori economici privati.
L’azione posta in essere dal Gruppo di Formia, sviluppata con l’ausilio di un elicottero della sezione aerea di pratica di mare, che ha permesso di individuare con precisione le aree con relative strutture da sottoporre a controllo e con un’unitò della sezione navale di Gaeta che ha fornito un riscontro via mare, è stata indirizzata a tutela dell’ambiente con il preciso obiettivo di scongiurare eventuali ipotesi di illecito sfruttamento in danno al patrimonio dello stato.
L’operazione di servizio concretizzatasi mediante il sistematico monitoraggio del territorio (litorale e fluviale), nonché con preliminari approfondimenti condotti anche attraverso il ricorso alle banche dati in uso al corpo, ha consentito di individuare diversi soggetti che, coinvolti in abusi edilizi ovvero in potenziali alterazioni del paesaggio e/o del territorio, hanno causato, con le loro attività economiche chiari e precisi danni al demanio dello stato ed all’economia legale.
Al termine delle operazioni sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cassino tre operatori commerciali di Minturno per violazioni agli artt. 36 e 54 del codice della navigazione (abusiva occupazione di beni appartenenti al demanio o al patrimonio dello stato) nonché per l’art. 44 del d.p.r. 380/2001 (abusi edilizi e violazioni ai vincoli paesaggistici), con il relativo sequestro di manufatti e pontili comprendenti un’area di circa 1500 mq.
Sono in corso approfondimenti relativi ai profili fiscali ed in materia di lavoro e contributiva nei confronti dei soggetti economici occupanti le aree in questione, avuto riguardo ai dipendenti ed alle imbarcazioni ormeggiate nei predetti pontili.