MINTURNO – E’ stata dedicata alla memoria di Pier Paolo Pasolini la 4^ edizione di Visioni Corte Film Festival, organizzata dall’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse” con la direzione artistica di Gisella Calabrese. La serata finale, svoltasi sabato 10 ottobre presso il Castello Baronale di Minturno e brillantemente condotta dalla presentatrice Grazia Caruso, si è aperta con un breve video in cui il celebre regista e scrittore friulano spiega, in un’intervista, il suo rapporto sulla scrittura. Su Pasolini è stato tenuto un matinee già il venerdì mattina in occasione del quarantennale della sua morte presso il Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti”, al quale sono intervenuti l’avvocato Stefano Maccioni, il legale della famiglia Pasolini che ha fatto riaprire il caso della morte ancora poco chiara, e la criminologa Immacolata Giuliani che ha parlato dei “Cold Case” italiani. Vasta l’affluenza nei cinque giorni di programmazione da parte di un pubblico attento alle opere in gara.
Diversi gli ospiti presenti durante il Gran Galà, nel corso del quale sono stati premiati i cortometraggi vincitori delle categorie in gara e le menzioni speciali davanti a una Sala dei Baroni completamente gremita. Dall’estero sono intervenuti il produttore cinematografico inglese Paul Wiffen che è venuto da Liverpool da martedì 6 ottobre per l’opening del festival e che ha presentato a Minturno, in anteprima mondiale, il suo cortometraggio “Polish Hope”, insieme all’attrice polacca Monika Eikert. E ancora, sono intervenuti anche i due registi ungheresi Eszter Angyalosy e Daniel Szoke, Bianca Howell e Ilona Kacieja dal Regno Unito, Chiara Minopoli, l’iraniano Ali Golmohammadzadeh, Tommaso Del Signore, Alessandro Tonda, Monica Mazzitelli, Elia Moutamid, Carlo Liberatore, Maria Chiara Ranieri, Paolo Budassi e Roberto Cardone, Marco Gallo, Massimo Bondielli.
Ospite d’eccezione è stata l’attrice partenopea Nunzia Schiano, che ha ricevuto il Premio alla Carriera. Ha intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti e commentando le opere premiate per le 5 categorie: CortoFiction Italia, CortoFiction International, CortoMusic, CortoDoc e CortoAnimation. Quest’anno sono giunti oltre 500 cortometraggi da tutto il mondo. In tutto 53 i cortometraggi in gara che si sono contesi la vittoria, provenienti da 17 le nazioni partecipanti dai 5 continenti (Australia, Belgio, Cina, Finlandia, Francia, Germania, Iran, Italia, Kenya, Portogallo, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, USA), che sono stati valutari dalla Giuria Tecnica formata da Giorgio Mennoia, direttore CUT (Centro Universitario Teatrale) di Cassino; Antonio Lauritano, regista e autore Rai; Roberto Donati, critico cinematografico; Ferdinando Maddaloni, attore e regista cinematografico e teatrale; Alessandro Paesano, critico cinematografico.
Il Premio CortoAnimation è andato al corto iraniano “Lady with Flower Hair” di Sarah Tabibzadeh, per aver saputo raccontare una storia di solitudine e diversità in maniera originale con poesia e delicatezza, attraverso un meraviglioso messaggio finale di speranza.
Si è aggiudicato il Premio CortoMusic “California”, di Marco Gallo di Agrigento, per aver saputo raccontare in soli 4 minuti, con una straordinaria abilità registica, una storia d’amore e di ricordi, ma anche un nuovo, possibile sguardo sul futuro, adattandosi perfettamente al linguaggio musicale.
Particolarmente commovente il momento della consegna del Premio CortoDoc andato a “Ovunque Proteggi” di Massimo Bondielli, sul disastro alla Stazione ferroviaria di Viareggio avvenuto il 29 giugno 2009 provoccando la morte di 32 persone, bruciate vive nelle loro case. Una storia ancora oggi attuale, visto che c’è il rischio che il reato di incendio colposo cada in prescrizione. Erano presenti il regista Massimo Bondielli, insieme a Luigi Martella co-sceneggiatore, e Daniele Rombi e Marco Piagentini, parenti di alcune vittime della strage di Viareggio, che hanno raccontato la propria testimonianza davanti ad un pubblico commosso. Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare una storia italiana con poche ma significative immagini di una tragedia che ancora oggi cerca la sua giustizia, con rispetto e dignità, ma senza dimenticare l’importanza della ricerca della verità e l’impegno affinché orrori simili non si ripetano mai più”.
Il Premio CortoFiction Italia è stato assegnato a “Sinuaria”, regia di Roberto Carta dalla Sardegna, per aver saputo raccontare con delicatezza e con il potere delle immagini una storia di vita in cerca di redenzione, ma soprattutto degli affetti perduti, con uno sguardo malinconico pieno di significati.
A “Another Love” è andato il Premio CortoFiction International, per la regia di Victor Perez dal Regno Unito, per aver saputo raccontare con la sola forza delle immagini e dei sentimenti una storia di affetti perduti e di sofferenza, ma anche di speranza, con abilità e con la capacità di colpire lo spettatore con un colpo di scena rivelatore.
Si è aggiudicato il Premio del Pubblico “How i didn’t become a piano player” di Tommaso Pitta, una divertentissima commedia su un ragazzino di 9 anni totalmente imbranato che cerca di imparare a suonare il pianoforte. Il premio è stato assegnato da una giuria popolare totalmente conquistata da questo brillante cortometraggio inglese.
Infine le menzioni speciali: miglior attore protagonista a Leonardo Duares (Os Meninos Do Rio, Portogallo e Spagna, 2014, regia di Javier Macipe) per aver interpretato con tenerezza e un po’ di goffaggine uno dei periodi più belli e allo stesso tempo complicati, l’adolescenza e i suoi turbamenti, senza però perdere quell’ingenuità ancora fanciullesca; miglior attrice protagonista a Nikola Weisse (Scrabble, Svizzera, 2014, regia di Cristian Sulser) per aver interpretato con ineguagliabile mimica facciale tutta la gamma di emozioni di una coppia stanca e risucchiata nella routine, senza dimenticare un pizzico di ironia e di cinismo; miglior sceneggiatura a Paolo Budassi (Unisono, Italia, 2015, regia di Paolo Budassi) per aver raccontato in maniera commovente con uno svelamento finale a sorpresa una storia di profondo amore che va oltre la morte, sottolineando l’importanza di un gesto di grande umanità e un enorme insegnamento di rispetto e amore per il prossimo; miglior regia a Edoardo Palma (Senza Parole, Italia, 2015) per aver raccontato in maniera delicata e profonda il tema dell’incomunicabilità, che spesso si coniuga con l’essere timidi ed introversi, ma che viene abbattuto quando si compie quel piccolo gesto di coraggio che porta ad aprirsi all’altro e alla sua diversità.
L’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse” ha voluto riconoscere una menzione speciale a un corto particolarmente meritevole, ovvero al documentario inglese dal titolo “Red Dust” della regista Ilona Kacieja con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare con dovizia di particolari, ma senza dimenticare la componente umana, la storia vera di Ravenscraig, nel nord di Lanarkshire, in Scozia, dove la popolazione si ammala di cancro e asma a causa delle tossine contenute in una strana polvere rossa che ha inquinato tutta la contea e proveniente dalla più grande acciaieria dell’Europa occidentale la cui chiusura ha provocato malattie epigenetiche. Una storia che non si limita alla Scozia ma che conosciamo bene anche noi per via della Centrale Nucleare del Garigliano, della Terra dei Fuochi e dell’Ilva di Taranto”.
La serata è stata allietata dagli intermezzi musicali a cura di Anna Lisa Giordano e Valentino Catallo (piano e sax) con brani ispirati dal mondo del cinema. Durante il Gran Galà è stata presentata anche l’apertura imminente di uno sportello antiviolenza a Minturno, illustrato da Maria Teresa Conte, referente della Task Force Codice Rosa e proiettato fuori concorso il video “Basta” del giovane cantautore Andrea Febo dedicato alle tante donne, tristemente conosciute a tutti nella cronaca nera, vittime degli uomini che hanno amato.
Alla sua 4^ edizione, Visioni Corte Film Festival ha ottenuto due riconoscimenti importanti. Il primo al VideoFestival di Imperia, dove si è aggiudicato il Silver Frame come Festival dei Festivals. Il secondo è il patrocinio del Padiglione Italia all’Expo 2015 in qualità di manifestazione ad alto valore culturale. La manifestazione gode del sostegno della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Provincia di Latina, Comune di Minturno, Roma Lazio Film Commission, Latina Film Commission, Centro Nazionale del Cortometraggio, Fiof, Amnesty International e altri.
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