MINTURNO – Nel corso della stagione estiva appena trascorsa, sono giunte da più persone voci riguardanti un ipotetico nido di tartaruga marina sul litorale scaurese. La notizia, tanto insolita quanto potenzialmente interessante, per molto tempo è stata celata, frammentata, smentita e riconfermata, al punto che qualsiasi azione finalizzata al monitoraggio ed alla salvaguardia del prezioso nido era da considerarsi praticamente impossibile.
Solo in quest’ultima settimana, dopo che alcune fotografie sono state portate a conoscenza del personale naturalista del Parco regionale Riviera di Ulisse, l’ipotesi avanzata che l’evento di nidificazione sia realmente accaduto hanno potuto trovare un elemento di conferma.
La collaborazione che da anni unisce il Parco Regionale e la Stazione Zoologica di Napoli, Ente di Ricerca specializzato nello studio e la salvaguardia delle tartarughe marine a livello internazionale, ha fatto sì che venerdì 16 ottobre, meteo permettendo, si possa attivare la task force per scandagliare la spiaggia antistante il bar Wimpys, nella speranza di individuare il nido e recuperare alcuni campioni biologici utili allo studio della popolazione di Caretta caretta in Mediterraneo.
Se fosse tutto vero, si aprirebbero scenari mai esplorati prima, come l’estensione delle aree di nidificazione delle tartarughe marine nel settore occidentale ed in particolare nella costa tirrenica. Solo nell’estate appena terminata, infatti, la Stazione Zoologica ha monitorato lungo la costa cilentana ben otto nidi che hanno dato alla luce quasi 200 piccoli, dichiara Gianluca Treglia, uno dei componenti del gruppo di specialisti del Centro Recupero Tartarughe Marine – SZN.
Nel caso di Scauri, le prospettive sarebbero davvero interessanti e questo non solo dal punto di vista scientifico, ma anche nell’ottica di un turismo sostenibile ed una maggiore sensibilità dei cittadini nei confronti di un patrimonio che molti non sanno nemmeno di avere. Proprio per questo, il Parco Riviera di Ulisse nella persona del Responsabile del Servizio Naturalistico, dr Nicola Marrone, avvalendosi della consulenza tecnico-scientifica del personale SZN, si propone di avviare una serie di iniziative di sensibilizzazione nei comuni litoranei del Parco, coinvolgendo le Associazioni del territorio nella delicata missione di sconfiggere lo scetticismo ed aumentare la conoscenza delle persone, fornendo tutte le informazioni utili per segnalare alle autorità competenti ed al personale specializzato futuri nidi di tartaruga marina.