ARCE – Operazione antibracconaggio con carattere preventivo degli uomini della Polizia provinciale di Frosinone comandati dal dott. Massimo Belli in località Selva di Arce. Gli agenti del distaccamento di Cassino coordinati dal ten. Pietro D’Aguanno, a seguito di una segnalazione di una squadra di caccia al cinghiale denominata ”I Dragoni” ‘immediatamente sono intervenuti nella zona della selva che costeggia la provinciale ”Civita farnese” per rimuovere e sequestrare un ordigno per abbattere di frodo i cinghiali simile a quello che ha ucciso pochi giorni fa un cacciatore a Ferentino.
Gli agenti della polizia provinciale hanno dovuto agire con estrema attenzione considerato che questa micidiale trappola allocata su un tronco di un albero a circa 40 cm da terra, era collegata con un filo adagiato sul terreno che, se urtato, avrebbe fatto sparare una cartuccia all’infernale ordigno colpendo qualunque povero malcapitato. Inoltre sono stati rimossi diversi lacci d’acciaio posti sul terreno, egualmente pericolosi poiché passandovi sopra possono rimanere impigliati non soltanto i cinghiali ma tutti i frequentatori del bosco, esseri umani compresi con conseguenze molto spiacevoli.
”Continua la lotta quotidiana al bracconaggio che sta raggiugendo mete di crudeltà impensabili e i bracconieri purtroppo non si fermano neanche davanti alla morte di persone vedasi il fatto di Ferentino”. Questo il commento del consigliere delegato alla polizia provinciale Danilo Magliocchetti appena appresa la notizia. ”Ringrazio i cacciatori che con il loro contributo hanno permesso grazie alla preziosa collaborazione il sequestro di questa trappola mortale permettendo cosi’ di isolare sempre più la piaga del bracconaggio.
Vanno rivolti inoltre complimenti di sostanza e non di forma al Comandante Belli e al Tenente D’Aguanno per la rilevante operazione di oggi che ha permesso forse di salvare altre vite umane.
Questo testimonia qualora ve ne fosse ulteriore bisogno l’importanza delle attività della polizia provinciale sul territorio che non può essere relegata in alcun modo a semplici attività di polizia urbana. Di questo credo se ne stia convincendo finalmente anche la Regione Lazio”.
“La strada è lunga ma non ci arrenderemo” – ha sottolineato il comandante Massimo Belli. Del fatto è stata notiziata la competente Procura della Repubblica di Cassino.
“Voglio ringraziare gli uomini della Polizia provinciale, in particolare gli agenti del distaccamento di Cassino e il Comandante Belli per l’ottima operazione antibracconaggio – ha dichiarato il Presidente della Provincia Antonio Pompeo – purtroppo, nonostante quello che è già accaduto, continuano a verificarsi simili episodi che mettono a rischio anche la vita delle persone. Per tali motivi, diventa fondamentale l’azione che porta avanti la Polizia provinciale, il cui prezioso lavoro va ulteriormente valorizzato”.
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