FORMIA – Una mostra fotografica, film, presentazioni di libri, teatro, incontri-dibattito con gli alunni delle scuole. Dodici appuntamenti dal 7 al 26 novembre distribuiti in luoghi diversi della città. Nel quarantennale della morte, il Comune di Formia celebra il ricordo di Pier Paolo Pasolini con un ricco calendario di eventi promossi in collaborazione con l’Associazione culturale “Il Sogno di Ulisse” e “Visioni Corte Film Festival”.
Il programma è stato presentato questa mattina in Comune alla presenza dell’Assessora alla Pubblica Istruzione Maria Rita Manzo, della Delegata alle Pari Opportunità Patrizia Menanno e del responsabile dell’Associazione “Il Sogno di Ulisse”, il giornalista Giuseppe Mallozzi.
Cinema, letteratura, politica. Un viaggio nell’universo artistico e umano di un intellettuale che, più di chiunque altro, ha saputo dividere e attrarre per la forza provocatoria degli argomenti e l’acume del pensiero. Un percorso “a rebours” che parte dalla fine, da quel drammatico 2 novembre del 1975, data in cui Pasolini morì, ucciso sul litorale di Ostia in circostanze ancora tutte da chiarire. Una pagina controversa della storia italiana che, ancora oggi, alimenta il dibattito su potere e informazione, democrazia e libertà.
Lunedì 9 novembre il programma riprende, sempre alla Torre di Mola, con la proiezione del documentario “Un uomo fioriva” di Enzo Lavagnini, Presidente dell’Archivio Pasolini di Ciampino. Seguirà dibattito dal titolo: “Pasolini insegnante e la scuola”, cui parteciperanno l’autore del documentario e l’Assessora Maria Rita Manzo.
Innovatore in tutti i linguaggi dell’arte sperimentati, Pasolini era prima di tutto un poeta. Della sua poesia e in particolare de “Le ceneri di Gramsci” si discuterà martedì 17 novembre alle ore 9.30 presso la sala Ribaud. L’incontro, destinato principalmente alle scuole, sarà impreziosito dall’intervento critico del poeta e scrittore Rodolfo Di Biasio.
Grande esclusiva della kermesse la “Conversazione su Pasolini” con due protagonisti d’assoluta eccezione, gli attori Edoardo Siravo e Ninetto Davoli, quest’ultimo amico di Pasolini e protagonista di molti suoi film. L’appuntamento è in programma lunedì 23 novembre alle ore 10 presso il Teatro Remigio Paone.
“Pasolini – commenta la Delegata alle Pari Opportunità Patrizia Menanno -, oltre che uno straordinario uomo d’intelletto, capace di esprimersi al meglio in tutti i linguaggi dell’arte, fu una persona discriminata in vita per il suo orientamento sessuale. Il cinema, la poesia, gli scritti polemici, le stesse straordinarie interviste televisive di Pasolini ci restituiscono l’immagine di un uomo in grado di ragionare sul presente e sul futuro dell’Italia, sulla discriminazione del diverso, sull’omologazione culturale di un Paese ancora troppo lontano dalla modernità. Ripercorrendo la sua opera, cercheremo di valutarne l’attualità ed, eventualmente, di trarre gli spunti che possano aiutarci a definire una visione del futuro libera da barriere e pregiudizi”.
“A quarant’anni dalla morte di Pasolini – sostiene l’Assessora alla Pubblica Istruzione Maria Rita Manzo -, episodio su cui non si è fatta ancora sufficiente chiarezza, dedicare una riflessione a questo straordinario intellettuale ci è parsa cosa doverosa. Tanto più se consideriamo che un personaggio di tale livello è ancora poco o nulla studiato nelle scuole. Cercheremo di coinvolgere gli studenti degli istituti superiori in un percorso di approfondimento e riscoperta che miri a stimolare la capacità critica dei ragazzi, la volontà di mettersi in discussione e di superare l’omologazione culturale che Pasolini, già negli anni ’60-’70, denunciava come uno dei rischi più pericolosi della contemporaneità. Un tema attualissimo – conclude l’Assessora Manzo – che vale senz’altro la pena di discutere con i nostri ragazzi”.