FORMIA – “Si va avanti: il disinquinamento marino resta un obiettivo primario”. A dirlo è l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo a margine della riunione avuta nei giorni scorsi con Acqualatina e incentrata sul funzionamento del depuratore comunale. Un faccia a faccia proiettato sulla scadenza del 22 dicembre, termine ultimo per l’adeguamento degli impianti agli standard di tutela imposti dalla delibera regionale di istituzione del Golfo Area Sensibile.
Su richiesta dell’Amministrazione, gli ingegneri di Acqualatina hanno consegnato una relazione dettagliata, comprensiva di tutti i campionamenti prodotti negli ultimi anni. Gli esami attestano il rispetto dei parametri imposti dalla legge per il sistema di depurazione. Allo stato, il depuratore comunale di Formia è tenuto a rispettare gli standard previsti in tabella 1, la più restrittiva. Secondo la documentazione prodotta da Acqualatina, le analisi dell’ultimo anno hanno evidenziato situazioni di piena conformità.
Acqualatina ha inoltre sottolineato come l’attuale sistema di depurazione sia già pronto a recepire il surplus di tutela imposto da un’eventuale attivazione dell’Area Sensibile. Le norme in vigore non impongono al depuratore comunale di Formia di ridurre le emissioni di nutrienti come fosforo e azoto. Per questa componente, i dati forniti da Acqualatina evidenziano picchi, di poco sopra i limiti previsti, sia nel 2013 che nel 2014 e 2015. Le emissioni di fosforo e azoto, non imposte dalle norme in vigore, sono già attualmente contenute con trattamenti a base di cloruro ferrico. Per cui, sostengono i tecnici di Acqualatina, l’applicazione degli standard del Golfo Area Sensibile non comporterebbero alcuna rivoluzione degli assetti già esistenti.
Il gestore idrico ha inoltre smentito ogni possibilità di correlazione tra il funzionamento del depuratore e il proliferare estivo di fenomeni algali, attribuiti all’aumento delle temperature o a cause esogene, come l’arrivo di alghe provenienti da mari tropicali, trasportate dalle navi in transito e portate a riva dalla corrente.
Acqualatina ha inoltre annunciato investimenti per potenziare la fase di gestione dei fanghi prodotti dal depuratore con la realizzazione di una vasca più grande, capace di coprire un potenziale di 70 mila abitanti.
“I dati forniti nel corso della riunione – sottolinea l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – sembrerebbero rassicuranti per quanto concerne il funzionamento del depuratore. La documentazione è ora all’esame dell’Ufficio Ambiente che è impegnato a fianco dell’Assessorato in questo importante percorso. Presto effettueremo anche dei sopralluoghi per verificare l’andamento dell’impianto e gli investimenti annunciati da Acqualatina. Il confronto proseguirà ora sul fronte degli allacci abusivi, insieme alla task-force che abbiamo fortemente voluto per individuare comportamenti non consoni e potenzialmente lesivi della salute del mare. Acqualatina ci ha comunicato che quest’anno sono stati rilevati circa 40 allacci abusivi, molti dei quali concentrati nei quartieri di nuova formazione a ridosso delle colline. Proseguiremo su questa strada ed, eventualmente, allargheremo lo spettro dei nostri controlli. Se è vero che negli ultimi anni la salute del nostro mare è evidentemente migliorata, è anche vero che fenomeni di inquinamento sono ancora visibili e ciò condiziona la qualità della nostra offerta ambientale e turistica. Lo dico oggi che siamo lontani dalla prossima stagione balneare: andremo fino in fondo – conclude Maria Rita Manzo -. Vogliamo scoprire cosa inquina il nostro mare e porlo all’attenzione di tutti”.
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