FORMIA – Sono presenti diversi inediti all’interno della mostra fotografica allestita dal comune di Formia (a quarant’anni dall’omicidio di Pierpaolo Pasolini. Ventisei scatti in cui l’amore per il cinema e la letteratura si intrecciano con la passione politica: sono “I tanti Pasolini”, come recita il titolo dell’evento, inserito in un ricco calendario realizzato in sinergia con l’associazione “Il Sogno di Ulisse” e “Visioni Corte Film Festival” (LEGGI QUI).
L’artista friulano rifiutava la borghesia ed i borghesi, al punto da negare ripetutamente nell’ultima intervista (in proiezione presso la Torre di Mola negli orari della mostra) che il suo successo fosse decretato da un pubblico di quel tipo. Non la mondanità. Compare attorniato dai letterati e registi che hanno segnato gli anni cinquanta e sessanta, attore o “modello” del film della sua stessa vita.
“L’idea che ci ha spinto a realizzare questa mostra – ha spiegato Maurizio Riccardi, curatore insieme a Giovanni Currado – è contenuta nel ritrovamento di tre negativi che rappresentano la scena finale del film “Il Gobbo” di Carlo Lizzani (girato nel 1960), dove Pasolini muore quindici anni prima di quanto accade nella realtà. La scelta particolare del regista è nella direttrice frontale nella quale cade Pasolini”.
Nella prima sala sono presenti anche fotogrammi del film il Bell’Antonio (insieme a Marcello Mastroianni). Pasolini scrisse la sceneggiatura del film, ma poi non gli piacque come Bolognini lo aveva girato ed allora ritirò la firma. Le altre due sale sono dedicate a scatti eseguiti durante il premio Viareggio, con Giuseppe Ungaretti, Laura Betti, Adriana Asti, Dacia Maraini e, immancabile, Maria Callas; alle aule giudiziarie, dove Pasolini si difese dall’accusa di Vilipendio alla religione di stato (1963); al premio strega con Laura Betti, Ennio Flaiano, Maria Bellonci, Arnoldo Mondadori.
La mano che ha immortalato l’artista è sempre la stessa: quella di Carlo Riccardi, ottantanove anni, paparazzo famoso per aver immortalato la “Dolce Vita” romana ma anche sei elezioni al soglio pontificio.
Orario di apertura della mostra: fino al 20 novembre, dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13 (il martedì e giovedì apertura anche pomeridiana dalle 15,30 alle 18,30).
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