FORMIA – Si è inaugurato sabato 7 novembre alle ore 17.30 presso l’archivio Storico sito alla Torre di Mola il ricco calendario di eventi dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini. Dodici appuntamenti dal 7 al 26 novembre distribuiti in luoghi diversi della città. Nel quarantennale della morte, il Comune di Formia celebra il ricordo di questo straordinario intellettuale contemporaneo in collaborazione con l’Associazione culturale “Il Sogno di Ulisse” e “Visioni Corte Film Festival”.
Ad aprire la rassegna, la presentazione del libro “Pasolini, massacro di un poeta” (Ponte alle Grazie edizioni) scritto dalla giornalista free lance romana Simona Zecchi che, per l’occasione, ha raggiunto la città di Formia illustrando lo straordinario lavoro di ricerca, catalogazione, indagine, reperimento e analisi di un delitto lungo quarant’anni e che ancora, ad oggi, non ha trovato una verità. Un’inchiesta ricca di fotografie e documenti inediti che prova a far luce sul mistero della morte di Pasolini, andando a scandagliare i fatti nella loro reale essenza e proponendo una versione inedita rispetto a quella sancita dall’unico processo finora celebrato, che ha riconosciuto l’allora diciassettenne Pino Pelosi come il solo assassino del poeta.
L’incontro è stato aperto da Giuseppe Mallozzi, presidente dell’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse” e dall’intervento del Sindaco Sandro Bartolomeo, ed è stato moderato dal vulcanico giornalista d’inchiesta Sergio Nazzaro, autore del libro “Castel Volturno. Reportage sulla mafia africana”. Presenti tra il pubblico anche gli assessori Claudio Marciano, Maria Rita Manzo e la delegata alla legalità Patrizia Menanno. Una chiacchierata informale e molto appassionata tra i due ospiti e un pubblico attento che non ha mancato di interagire con l’autrice proponendo nuovi spunti di riflessione e domande interessanti che hanno dato vita ad un dibattito durato quasi due ore.
Simona Zecchi, il cui libro è uscito solo due settimane fa ed è già alla seconda ristampa, presenta così un’inchiesta che l’ha impegnata per ben cinque anni di lavoro, ricca di prove, nuove testimonianze e nuovi punti di vista per dimostrare che l’omicidio di Pier Paolo Pasolini non è stato un mero crimine a fondo omosessuale come si voleva far credere e che Pino Pelosi non è stato colui che materialmente ha ucciso l’intellettuale friulano, bensì un’esca per cogliere Pasolini in un luogo buio e appartato; un delitto pianificato da tempo ed eseguito da un gruppo numeroso di persone.
Molto appassionati anche gli interventi del sindaco Bartolomeo, che ha raccontato alcuni aneddoti relativi al periodo in cui ha lavorato a Roma, avendo avuto modo di vedere Pasolini e i luoghi da lui frequentati, facendo anche una digressione sul periodo storico di quarant’anni fa ma strettamente collegato a quello attuale.
Nell’incontro di sabato Simona Zecchi ha trattato l’omicidio Pasolini sia da un punto di vista di indagine, sia da un punto di vista legale, illustrando anche i vari gradi di giudizio che hanno visto Pelosi come unico responsabile del delitto. “E’ un modo per rendere giustizia a un grande pensatore del nostro tempo. Non penso che dopo quarant’anni riusciremo ad avere una giustizia giuridica, ma spero di contribuire ad arrivare ad una verità storica sull’omicidio di un poeta che è stato massacrato fisicamente e di cui si è cercato di infangare la memoria tacciandolo come un omosessuale pervertito. E’ un libro che è nato lentamente e con fatica, solo due anni fa ho avuto la piena consapevolezza che tutto quello che avevo ricostruito sarebbe diventato un libro. Un’opera a cui tengo moltissimo, in cui ho investito tutta me stessa e che spero venga apprezzato soprattutto da un punto di vista di onestà intellettuale” ha dichiarato la Zecchi, molto felice della partecipazione e del calore che ha trovato a Formia.
“E un posto bellissimo e voglio tornarci al più presto” ha concluso la giornalista, prima di riprendere il treno e tornare nella capitale.
Per conoscere gli altri appuntamenti del calendario dedicato alla straordinaria figura di Pier Paolo Pasolini o per ogni altra informazione basta visitate la pagina facebook dedicata.
Gisella Calabrese
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