GAETA – La commissione consiliare di Controllo e Garanzia del comune di Gaeta è andata deserta per ben tre volte di seguito. All’ordine del giorno c’era la vicenda del Coifal, il consorzio costituito tra i comuni di Gaeta, Bracciano e Castel Madama che insieme ad un socio privato, scelto con gara d’appalto, controllerà le farmacie comunali. Di seguito una corposa nota in cui il Movimento 5 Stelle, Meetup di Gaeta, riassume i timori per come si sta sviluppando l’intera vicenda che a questo punto assume i contorni del giallo.
Insomma uno scenario per nulla asettico rispetto alle dichiarate appartenenze politiche. Inoltre non riusciamo a individuare dove sono le tanto sbandierate competenze annunciante in pompa magna dal sindaco Mitrano, in quanto di questi consiglieri (C.D.A. ndr) solo l’Avv. Paone può vantare un esperienza amministrativa in enti pubblici. Dubbi anche sulla scelta del direttore generale, ruolo delicato, rappresentata dalla giovanissima Avv. Annamaria Valente: insomma un assetto organizzativo con poche competenze considerando che il “core business” è la gestione di aziende farmaceutiche, notoriamente complesse.
Ma ad alimentare i sospetti ci ha pensato un membro importante della stessa maggioranza di Forza Italia, il consigliere comunale e provinciale Eduardo Accetta che ha individuato immediatamente diverse defezioni nella procedura della gara d’appalto destinata a scegliere la compagine privata: nel ruolo del R.U.P., nei giorni di pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale ed infine nella totale mancanza di pubblicità sul sito istituzionale del comune di Gaeta, che tutt’oggi non presenta nessuna informazione.
Ma se sul piano organizzativo il Coifal, presenta perplessità, nella scelta del socio privato non andiamo meglio. Il vincitore dell’appalto è una società costituitasi dopo la pubblicazione del bando, dotato di un patrimonio di soli €40.000 ma che dovrà nell’immediato sborsare oltre €500.000 per partecipare alla costituzione della società Laziofarma S.P.A con l’80% del capitale sociale. Il controllo è di una società i cui amministratori hanno diversi business nella zona del casertano, ma non presentano competenza alcuna in materie farmaceutica se non nello smaltimento.
Allarmante il messaggio dell’Ass. nazionale “Antonino Caponnetto” che ha segnalato ai prefetti di Roma, Latina, Napoli, Caserta e Salerno l’ipotesi dell’uso di meccanismi illeciti, nonché stilato una sfilza di sentenze sfavorevoli nel merito della gestione privatistica delle aziende farmaceutiche.
Altresì, notizie di questi giorni, parlano della riorganizzazione delle attività criminali che ponendo in essere importanti investimenti nel territorio del sud Pontino posso determinare il controllo del territorio. Infatti due arresti eccellenti nella vicina Formia sono avvenuti poche ore fa. Quindi, a nostro avviso, in un simile contesto sono legittime le preoccupazioni dell’Associazione Caponnetto. Anche la Federfarma Lazio, la potente federazione dei Farmacisti laziali, ha posto l’attenzione su questa vicenda e sicuramente non tarderanno reazioni.
Sebbene siamo solo dei semplici cittadini cerchiamo di tutelare gli interessi della collettività e del territorio circostante”.