GAETA – Richiesto un consiglio comunale di urgenza sulla vicenda Coifal, il “Consorzio comunale farmacie laziali” che riunisce i comuni di Gaeta, Bracciano e Castel Madama. A firmare la richiesta, depositata pochi minuti fa presso il comune di Gaeta, i consiglieri Marina Costabile, Piero Cicconardi, Giuseppe Matarazzo, Pina Rosato e Augusto Narducci. Idealmente d’accordo con la linea dell’intera opposizione anche l’ex sindaco Antonio Raimondi, attualmente fuori sede. La vicenda della gestione delle farmacie e della ricerca del socio privato è stata oggetto delle diffide del consigliere e capogruppo del pdl Eduardo Accetta, culminando poi con l’esposto al prefetto di Latina Pierluigi Faloni ed ai colleghi delle altre province interessate da parte dell’associazione antimafia Antonino Caponnetto. Significativa la richiesta di spiegazioni, a tutt’oggi inevase, lanciata a Gaeta dal movimento 5 stelle all’amministrazione comunale. Contestata in particolare la procedura della gara d’appalto ed il rispetto delle normative e delle sentenze in materia di farmacie pubbliche. A Bracciano invece sempre il movimento 5 stelle ha puntato l’indice sulle modifiche delle poste di bilancio fatte dall’amministrazione comunale a seguito della costituzione del consorzio. Di seguito una nota ufficiale del consigliere Marina Costabile.
“È stata protocollata stamane la richiesta, in base all’art. 60 del Regolamento Comunale, di un Consiglio Comunale urgente con il seguente ordine del giorno: discussione e determinazioni in relazione all’avvenuto affidamento della farmacia comunale.
La richiesta, che in virtù della trasparenza e della legalità, sarebbe dovuta essere trasversale e fatta da tutti i consiglieri comunali, è stata invece firmata solo dalle forze di opposizione.
Sulla base delle criticità sollevate in una nota dal consigliere di maggioranza Accetta sul metodo di assegnazione e gestione della farmacia comunale, i consiglieri Costabile e Raimondi, quali componenti della Commissione Controllo e Garanzia avevano chiesto già lo scorso settembre al Segretario Generale la sospensione del bando di gara e l’invio di tutta la documentazione all’ANAC per il parere di legittimità sulla procedura adottata. Di tale richiesta non si è saputo più nulla, anche perché la Commissione Controllo e Garanzia ,per tre volte convocata ,è andata puntualmente deserta per mancanza del numero legale. Oggi alla luce anche di quanto rappresentato dall’Associazione Caponnetto, i consiglieri di opposizione, nell’interesse della collettività, vogliono approfondire la vicenda della farmacia nell’assise consiliare”