Gaeta / “La tenda del buon gioco, no slot”, l’iniziativa della Consulta Diocesana nel Golfo

GAETA – La Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali di Gaeta prosegue l’attenzione nei confronti della patologia da gioco d’azzardo, una piaga sociale che sta distruggendo famiglie e comunità. L’impegno è iniziato a marzo 2015 nell’incontrare i sindaci o i delegati di molte amministrazioni comunali presenti nel territorio della nostra diocesi per promuovere l’adesione al “Manifesto dei Sindaci contro il gioco d’azzardo” per contenere l’accesso e ridurre l’offerta delle sale gioco.

A maggio 2015 a molte scuole è stato proposto un itinerario formativo per la prevenzione da gioco d’azzardo, con la possibilità di coinvolgere, oltre che gli alunni, anche i genitori. A giugno 2015 è stato organizzato un convegno a livello intercittadino, con la presenza di alcuni amministratori, per individuare le dinamiche e gli interessi che muovono l’industria dell’azzardo oltre a ricercare delle possibili piste operative per arginare questo dramma sociale.
Da fine novembre 2015, invece, si vuole lanciare una nuova iniziativa, chiamata “La Tenda del buon gioco. No slot.

Si tratta di essere presenti, con un gazebo, a turno tra le maggiori città della nostra diocesi e quindi nel cuore dei centri urbani per incontrare le persone e promuovere capillarmente una cultura alternativa a quella del gioco d’azzardo favorendo la relazione e il gioco di relazione. In queste piazze si vuole diffondere la conoscenza della gravità della patologia da gioco d’azzardo con la distribuzione di apposite dispense e volantini oltre a promuovere giochi che mettono in relazione le persone.

La prima piazza che ospiterà la Tenda sarà quella di S. Albina a Scauri, domenica 22 novembre dalle 9.00 alle 13.00. Le altre piazze saranno quella di S. Francesco a Fondi il 13 dicembre, il lungomare di Serapo a Gaeta il 24 gennaio 2016, piazza S. Rocco a Castelforte il 28 febbraio 2016 ed infine piazza della Vittoria a Formia il 13 marzo 2016.

In queste piazze verrà spiegato che puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche lotto e superenalotto può creare una dipendenza come quella da stupefacenti, causando danni ai giocatori e alle famiglie e che la patologia da gioco d’azzardo non è solo un fenomeno sociale, ma è una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare.

Purtroppo il governo ha inserito nella nuova legge di Stabilità il bando per altre 22 mila sale giochi, ridotte successivamente a 15 mila, che si vanno ad aggiungersi ad almeno 90 mila «corner» (angoli-bisca nei bar e nei più diversi locali pubblici) sparpagliati sul territorio, che ospitano già 380 mila slot machine. Nelle piazze chiederemo anche di firmare una petizione lanciata a fine ottobre affinché il governo ritiri dalla legge di Stabilità il bando previsto per l’apertura di altre 15 mila sale giochi e il Parlamento proponga urgentemente una legge per la regolamentazione del settore al fine di ridurre il gioco e vietare la pubblicità sempre più asfissiante di ogni genere di scommesse possibili e immaginabili.

Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro; per questo verrà diffuso lo slogan: “Il gioco è un azzardo. Scommetti su di te”.

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