Formia / Dura replica di Alessia Valeriano al Partito Democratico

FORMIA – “In questi giorni ho letto una serie infinita di bugie sulla mia persona e più in generale sulla mia famiglia e anche se avevo deciso di non rispondere alle provocazioni ricevute credo sia necessario fare un po’ di chiarezza su quanto pubblicato sui vari organi di stampa”. Inizia così la lunga replica al Partito Democratico di Formia della consigliera comunale Alessia Valeriano, che come è noto ha abbandonato la maggioranza per schierarsi in opposizione aderendo al gruppo consiliare di “Idea Domani”. Sull’argomento è anche intervenuto il coordinatore di Forza Nuova, Ruggero Ricciardella, che plaude su tale decisione. “Finalmente i numerosi appelli rivolti dal nostro movimento in materia di gender e delle sue deleterie letture sono stati raccolti e il buon senso ha prevalso sul cieco relativismo e sulle alchimie intellettualoidi di chi, amministrando la cosa pubblica, dovrebbe avere a cuore anzitutto la salvaguardia dei più piccoli al di là di ideologie e colori politici”, ha dichiarato Ricciardella.

Ritornando alle parole di Alessia Valeriano, la consigliere tiene a precisare che “contrariamente a quanto affermato dal coordinamento cittadino del Pd, non credo che il mio impegno politico possa essere misurato sulla mancata partecipazione ad un ‘tema di straordinaria importanza come il piano regolatore’, in quanto ricordo a chi avesse perso la memoria che il piano regolatore è stato presentato in grande fretta nei giorni immediatamente successivi all’omicidio dell’avvocato Mario Piccolino senza alcuna condivisione in maggioranza del lavoro commissionato all’architetto Purini”.

“Ricordo infatti – prosegue – lo stupore di molti miei colleghi di maggioranza nell’apprendere che il sindaco aveva deciso di presentarlo proprio in un momento che sembrava molto particolare della vita politica cittadina, in quanto una certa parte della maggioranza aveva deciso che, costi quel che costi in termini di danno di immagine per la nostra città agli occhi del mondo intero, quell’omicidio doveva avere per forza una matrice camorristica, a tal punto da definirsi loro i bersagli ideali del proiettile che aveva ucciso l’avvocato.

Purtroppo su questo argomento non posso accettare alcuna replica perchè com’è noto ai bene informati proprio mio marito fu chiamato la stessa notte dell’omicidio in questura per fornire informazioni utili sull’accaduto visto che dal tabulato telefonico dell’avvocato risultava che quest’ultimo lo aveva più volte contattato in quei giorni.

Certamente tornando alla sterile polemica di questi giorni non credo di dover consegnare la mia tessera a nessuno se non agli organi provinciali e nazionali del partito ed in primis al senatore Moscardelli a cui comunque ho comunicato preventivamente la mia decisione irrevocabile di dimettermi dalla maggioranza. E’ evidente a tutti che l’attacco politico fatto alla mia persona è diretto a mio marito e alle sue aziende che forse qualcuno avrebbe voluto vedere fallite, rimanendo purtroppo deluso!!! Su questo evidentemente hanno sbagliato ancora una volta la scelta del bersaglio perche ritengo che i suoi legali siano assolutamente in grado di tutelarlo.

Vedete, in questi pochi anni di vita amministrativa ho imparato molte cose contrariamente a quanto affermato dal coordinamento dei circoli del Pd e una cosa mi è ormai molto chiara e cioè che chi non è in linea con certe logiche di potere deve essere denigrato e offeso finchè non decide di mollare. Purtroppo con me qualcuno ha fatto i conti male perchè forse non sarò una politica esperta e disposta a compromessi ma sono sicura che proprio per questo potrò mantenere la mia coscienza pulita e certamente mai rinuncerò alla mia convinzione che Formia possa cambiare in meglio.

Per il resto come fa una “mamma di famiglia”, e badate bene per me è un complimento, a restare in una maggioranza travolta da continui avvisi di garanzia, prima per voto di scambio, poi per aver raccolto firme false per la presentazione di una lista elettorale e chissa ancora quanti ne arriveranno? Come si fa a restare in una maggioranza che sul niente fa un processo sommario ad un consigliere eletto nelle proprie liste, cacciandolo di fatto dopo nemmeno qualche mese? Come fai a restare in una maggioranza dove vengono nominati assessori di evidente provenienza politica avversa senza alcuna apparente giustificazione se non quella della grande professionalità salvo poi dopo qualche mese dimissionarlo senza motivo?

Come si fa a far vincere un concorso di idee per la Cisterna di piazza Santa Teresa ad un progettista a cui si paga anche la parcella salvo poi accorgersi che il progetto non è realizzabile? Come si fa a restare in una maggioranza che elargisce premi di produzione ai propri dirigenti ancorchè indagati per reati gravi contro la pubblica amministrazione? Come si fa a restare in una maggioranza dove vengono spese centinaia di migliaia di euro per manifestazioni culturali senza nemmeno un bando pubblico? Da madre di due figlie e convinta cattolica come faccio a restare in una maggioranza dove si applaude e si promuove l’iniziativa di letture gender in una biblioteca di bambini?

Nemmeno sulle bamboline la maggioranza è stata in grado di fornire una soluzione risolutiva e unica che non desse occasioni di dubbi e malpensieri! Come si fa a restare in una maggioranza dove con tutti questi problemi il tema all’ordine del giorno è la mia tessera?

Mi dispiace ma non è questa la politica che voglio fare nella mia vita, chi mi conosce sa che mi sono battuta per organizzare eventi, a costo zero, nelle scuole sul tema dell’ambiente, che ho cercato di rendere più trasparenti le assegnazioni di contributi alle associazioni che realmente fornivano attività durante le festività natalizie e/o il periodo estivo. Sono stata e continuerò ad esserlo sempre disponibile ad ascoltare le richieste che provengono da quelle persone che appartengono alle fasce più deboli e povere della nostra città, perché sono fermamente convinta che questa debba essere la politica. Certo qualcuno potrebbe dirmi che per due anni ho votato quasi tutto quello che la maggioranza proponeva senza manifestare platealmente il mio dissenso. Ma sono fatta così. La politica urlata non mi è mai piaciuta, l’esposizione mediatica non mi è mai piaciuta, ma tutto ha un limite e ora basta!”

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