FORMIA – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Piano di gestione e assestamento forestale. Il documento, realizzato dalla “ForTeA studio associato” di Torino, fotografa l’attuale situazione delle proprietà boschive e pascolive sul territorio comunale di Formia e ne pianifica l’utilizzo per i prossimi dieci anni.
Un piano multidisciplinare che interviene anche su altre attività connesse, dalla manutenzione o nuova costruzione di viabilità al servizio di boschi e pascoli alla realizzazione di sentieristica e aree picnic, dalla sistemazione di eventuali dissesti in aree montane alla creazione di aree didattiche e molto altro ancora.
La superficie comunale presa a riferimento è di 3500 ettari, di cui 1900 occupati da pascoli, 900 da boschi, 500 da arbusti e 250 da rocce ed altre superfici. Tre gli obiettivi di massima fissati dalla pianificazione: valorizzazione naturalistica, ripresa delle attività selvicolturali e razionalizzazione delle attività di allevamento del bestiame.
“Le indagini svolte sul campo – spiega l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – hanno evidenziato come, tranne sporadici interventi una-tantum, da molti anni manchi una vera e propria gestione delle risorse forestali e come l’uso irrazionale dei pascoli da parte degli allevatori locali stia contribuendo ad impoverire ulteriormente le cotiche erbacee che in molte zone si presentano degradate dal carico eccessivo di animali e dal passaggio ripetuto del fuoco. Gli incendi sono tra i fattori che più incidono sull’equilibrio del nostro patrimonio forestale. Contrariamente alla convinzione di tanti, oltre a distruggere risorse arboree, il fuoco rovina la qualità dei nostro pascoli. I tecnici estensori del piano lo hanno detto chiaramente: se gli animali iniziano a brucare i lecci è perché sui pascoli non trovano sufficiente foraggio. Si dovrà lavorare anche sul fronte della manutenzione dei sentieri e, in genere, di tutti gli interventi che mirano a potenziare la fruibilità degli spazi montani e a valorizzare il patrimonio boschivo. Pensiamo quindi alla realizzazione di aree didattiche e alla costituzione di un osservatorio ambientale. Per tutto questo servono risorse – conclude l’Assessora Manzo –. Avere a disposizione uno strumento di pianificazione è la condizione per accedere a futuri bandi di finanziamento regionale nel settore forestale. Alla realizzazione di questo traguardo ha contribuito lo staff dell’ufficio Ambiente che ha seguito l’intera procedura amministrativa”.
Si apre ora una fase di confronto con i portatori d’interesse del comparto forestale al termine della quale il Piano tornerà in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.