“Un’opera – ha continuato il sindaco – sicuramente di grande effetto architettonico e che contribuisce allo sviluppo della città perché di sicura attrazione turistica. Come è possibile vedere da alcune immagini contenute nel progetto, la stazione di partenza all’interno della Villa Comunale di Cassino in realtà vede il suo maggior sviluppo al livello stradale (via Di Biasio), nel pieno rispetto, così come per l’uso dei materiali proposti (vetro e strutture leggere), della volontà dell’Amministrazione che nell’atto di indirizzo per la realizzazione della funivia ha specificato che tale struttura doveva avere un impatto minimo sul luogo dove andrà a nascere. Una prima visione del progetto presentato dalla Marmolada, in attesa del passaggio all’interno della commissione competente, è sufficiente per poter affermare che la funivia rappresenta un’occasione importante per la città di Cassino e che può contribuire in maniera determinante ad un miglioramento dell’intero indotto turistico cittadino. Basta prendere in esame, ad esempio, le tante funivia e seggiovie realizzate nel mondo, tutte con l’obiettivo di ridurre il traffico cittadino, migliorare la vivibilità ed aumentare l’attrazione turistica come (fonte ‘La Repubblica’ del 24.11.2013) avvenuto ad Ankara, Tolosa, Lagos, Lima, La Paz, Barcellona e per rimanere in casa nostra: Genova, San Marino, Roma, Capri ed Erice. Siamo giunti, quindi, nella fase prettamente operativa di un progetto in cui crediamo molto per un’opera che è in grado di intercettare un flusso turistico che oggi è diretto solo in Abbazia, offrendo, di fatto, ai turisti la possibilità di far visita non solo al monastero, ma anche ai luoghi culturali ed ambientali della nostra città, con enormi vantaggi per le attività produttive e commerciali di Cassino.”
Martedì prossimo, dunque, il progetto approderà in commissione lavori pubblici presieduta dal consigliere Gennaro Fiorentino che ha aggiunto: “durante la seduta di commissione avremo modo di analizzare la proposta architettonica presentata dalla Marmaloda sulla quale mi sento, sin da ora, di esprimere apprezzamento. Un progetto valido che rispetta le richieste dell’Amministrazione contenute nell’atto di indirizzo e che vanno nella direzione del poco consumo del suolo. Un’opera, quindi, che riesce ad unire alla validità della proposta architettonica la funzionalità turistica, rappresentando, contrariamente a quanto sostenuto da chi ‘gufa’ sempre e comunque e critica qualsiasi scelta dell’amministrazione senza mai avanzare una pur semplice idea migliorativa o sostitutiva, un’opportunità di sviluppo e crescita per il territorio. Vorrei inoltre replicare, senza alcuna polemica, a chi di recente ha voluto a mezzo stampa citare normative relative alla realizzazione della funivia che è compito dei tecnici comunali analizzare. Innanzi tutto voglio sottolineare che non abbiamo bisogno di lezioni, men che meno da parte di chi, pur essendo stato amministratore di questa Cassino in passato, non ha speso una sola parola per il bene della città, e poi in merito alle norme citate esprimo più di qualche perplessità dal momento che l’art. 5 della legge 59 del 9.09.1983 è in piena sintonia con la strada intrapresa dall’amministrazione, mentre per quanto riguarda l’articolo 8 della stessa legge sulla ‘idoneità morale, tecnica e finanziaria’ non credo si debba aggiungere niente, è sufficiente la presenza di società leader del settore per la gestione e la costruzione di impianti a fune. Infine un ringraziamento lo rivolgo al già assessore Antimo Pietroluongo che ha lavorato per rendere realtà questo progetto.”