“In questi giorni abbiamo avuto modo di esaminare tutti i documenti prodotti dalla Asl di Frosinone in cui vengono definiti i provvedimenti in ambito sanitario che interesseranno l’intera provincia ed, ovviamente, l’ospedale Santa Scolastica di Cassino.”A renderlo noto l’assessore alla sanità del Comune di Cassino, Stefania Di Russo, non appena presa visione degli atti deliberativi con cui la Asl di Frosinone ha comunicato le recenti modifiche apportate all’atto aziendale che era stato approvato dalla Consulta dei Sindaci lo scorso mese di novembre.
“Dall’analisi della documentazione – ha continuato la Di Russo – ho potuto riscontrare che gli atti deliberativi successivi alla delibera 1398 del 13 novembre 2014 (quella con cui veniva approvato l’atto di autonomia aziendale) non hanno di fatto modificato il valore che l’atto aziendale stesso rappresenta per il territorio. Mi riferisco alla possibilità di avere in provincia due DEA, di cui uno sicuramente a Cassino. Questo per far chiarezza e ristabilire la verità rispetto ad alcuni tentativi di depistaggio fini a se stessi di cui qualcuno dell’opposizione in questi giorni si è reso protagonista. Salvo, poi, ritrattare in poche ore quanto sostenuto paventando la possibilità che Cassino otterrà comunque il DEA di primo livello. Ecco, stando alle carte, possiamo tranquillamente dire che il DEA di primo livello per il Santa Scolastica non è una possibilità, bensì una certezza mai messa in discussione dai vertici aziendali. A questo bisogna aggiungere che le modifiche recenti apportate all’atto aziendale hanno lasciato immutato anche il numero di posti letto, che per il nostro nosocomio sono sempre 309 (75 in più rispetto al passato) come risulta dall’atto approvato dai sindaci, e la distribuzione degli stessi nell’ambito delle specialità mediche e chirurgiche. Cambiamenti che non hanno riguardato nemmeno le unità operative complesse. Insomma tutto per Cassino è rimasto come previsto dall’atto aziendale e dal piano strategico del 2014. D’altronde non poteva essere diversamente dal momento che i 75 posti in più ottenuti, sono essenziali per assicurare il raggiungimento dei LEA (livelli essenziali di assistenza) nel nostro territorio.
Eppure anche questo è stato messo in discussione sempre da qualcuno dell’opposizione che sei mesi fa diceva che non avremmo mai avuto il DEA di primo livello ed ancora oggi, nonostante le carte dicano tutt’altro, sostiene che Cassino ha ricevuto solo le briciole. In pratica, finite le marce a difesa della nostra sanità, qualcuno continua strumentalmente a mischiare nel fondo per rendere torbida l’acqua pulita. Unico risultato: disinformazione e destabilizzazione di un’intera popolazione che invece deve stare tranquilla perché ha chi la difende nei fatti e nella trasparenza. Ma è ovvio, se non si hanno le carte in mano di cosa si può mai parlare? Di semplici supposizioni o ‘soffiate’ prive di riscontro pratico. Ora l’unica cosa che conta è quello che abbiamo detto all’inizio: l’atto aziendale prevede per Cassino il DEA di primo livello. Adesso è necessario superare il vaglio regionale per renderlo attuativo ed è compito della politica, intesa come quella che ha cuore i problemi del proprio territorio, superare gli ostacoli degli schieramenti ed impegnarsi in maniera congiunta affinché in tempi brevi si possa realizzare quanto progettato.”