FORMIA – Un campionamento delle acque e una verifica approfondita sul funzionamento dei depuratori di Formia e di tutti i Comuni del Golfo al fine di stabilire la loro ottemperanza agli standard dell’Area Sensibile. E’ quanto chiede l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Formia Maria Rita Manzo in una lettera inviata alla Provincia di Latina e, per conoscenza all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Fabio Refrigeri e all’Arpa Lazio, demandata ai controlli.
Il punto di partenza è la delibera n. 116 del 19 febbraio 2010 con cui la Giunta del Lazio istituì il Golfo Area Sensibile. Il provvedimento coinvolge il tratto di mare ricadente nei comuni di Gaeta e Formia, compreso tra la linea di costa e la linea di congiunzione tra il promontorio di Gaeta e Torre di Fico, per un totale di 30,43 km quadrati.
La legge regionale fissa la data del 22 dicembre 2015 quale scadenza per l’adeguamento degli impianti di depurazione agli standard dell’area sensibile. Considerata la vicinanza di tale data, scrive l’Assessore Manzo, “si ritiene di dover agire con tempestività al fine accertare che le acque del tratto marino interessato presentino i requisiti previsti dalla legge”.
“Nell’ambito dell’azione di contrasto all’inquinamento marino – prosegue la nota -, l’Amministrazione comunale di Formia, attraverso l’Assessorato alle Politiche Ambientali e alla Tutela del patrimonio naturalistico, ha avviato una serie di azioni amministrative, contattando più volte la società “Acqualatina”, gestore del ciclo idrico onde verificare l’efficienza degli impianti di depurazione. La documentazione esibita evidenzierebbe l’adeguamento degli stessi ai parametri imposti dalla normativa per le aree sensibili.
Considerata l’urgenza e la necessità di procedere ad una circostanziata relazione che faccia luce sul reale stato di salute del mare, chiedo dunque di coinvolgere l’Arpa Lazio in un’attività di campionamento delle acque e in un’approfondita verifica dei depuratori di Formia e di tutti i Comuni del Golfo al fine di stabilire la loro ottemperanza agli standard dell’Area Sensibile e di predisporre un vero e proprio piano delle acque. Riteniamo che quella della tutela ambientale del Golfo sia una questione non più rinviabile, che necessiti di attenzione e di interventi risolutivi”.
“Abbiamo più volte incontrato l’Ordine dei Chimici – fa sapere l’Assessora Manzo – e valutiamo la possibilità di avvalerci delle loro competenze specifiche per un’analisi approfondita della qualità delle acque”.
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