FORMIA – “Questa Giunta comunale inetta dovrebbe essere denunciata per danno erariale sia per l’Area Sensibile che per lo stravolgimento del Progetto PLUS”. Lo dichiara l’ex assessore provinciale Silvio D’Arco.
“Hanno dormito per oltre 2 anni – si legge in una nota – e solo adesso si sono accorti, in seguito alle mie denunce politiche sui giornali locali e provinciali,, che avevano ereditato finanziamenti per oltre 10 milioni di euro dalle precedente Amministrazioni derivanti sia dal Bilancio della Regione Lazio che dai Fondi Strutturali dell’Unione Europea, ottenuti grazie ll’eccellente lavoro di programmazione e progettazione svolto dallo Sportello Europa di Formia finanziato a suo tempo dalla Provincia, smantellato poi dalla stessa Giunta Bartolomeo fin dal suo insediamento.
Siamo ora vicini alla scadenza perentoria della Programmazione europea 2007/2013 stabilita al 31 dicembre e allo stato attuale abbiamo già perso ufficialmente circa 540 mila euro dal progetto PLUS, mentre è completamente sparito dal Programma il finanziamento di 2 milioni di euro destinato alla messa in sicurezza e potenziamento delle banchine del Molo Vespucci finalizzato ad assicurare l’agibilità e l’attracco delle navi crocieristiche. Tale finanziamento, destinata ad una opera strategica per lo sviluppo economico-turistico è stato infatti rimodulato e spezzettato in diversi opere ordinarie e banali stravolgendo di fatto il il concetto essenziale del progetto PLUS stabilito dal regolamento europeo
E come se non bastasse l’attuale Assessora all’Ambiente, invece di attivare azioni progettuali concrete secondo i dettati regionali concernenti il risanamento igienico-ambientale del territorio, non trova altro da fare che polemizzare inopportunamente con Acqualatina; unico soggetto che è riuscito a svolgere fino in fondo la sua funzione mettendo a norma l’intero sistema di depurazione del Golfo e realizzando altresì importanti interventi sulle reti idriche e fognarie di Formia ; basti solo pensare all’intervento effettuato nella cosiddetta località “Cagone” in cui la rete fognaria cittadina sversava direttamente a mare!
Anche per la stessa “Area Sensibile” erano disponibili 3,6 milioni di euro da parte regionale destinati ad interventi che non riguardavano solo la qualità delle acque ma anche la sistemazione ed il risanamento igienico di fossi e canali nonché progetti di difesa dl suolo e di risanamento ambientale del territorio anche in ambito “agricolo e industriale”.
L’inerzia, l’incapacità ed il tempo perduto per le loro beghe politiche interne rischiano ora di far perdere definitivamente alla nostra città diversi milioni di euro. Infatti la scadenza dei finanziamenti pari a 3,6 milioni è stata perentoriamente stabilita al 25 dicembre prossimo (vedesi deliberazioni regionali pubblicate sul BURL). Intanto la città paga però, caramente, il prezzo dell’immobilismo comunale poiché sono stati di fatto bloccati e congelati importanti investimenti che avrebbero potuto risanare il mare del golfo e creare anche un indotto virtuoso per le imprese e per l’occupazione. Si tratta, conclude D’Arco, di fatti assai gravi e bastevoli per avviare una indagine amministrativa e contabile da parte degli Enti finanziatori; elementi comunque più che sufficienti per dichiarare comunque il fallimento politico e amministrativo della Giunta Bartolomeo e della sua ormai “maggioranza trasversale e sgangherata”.
L’unica cosa che possono fare adesso, per mantenere un minimo di dignità politica e morale”, sarebbe quella di rassegnare le dimissioni. Tuttavia credo che questo atto di umiltà non appartenga purtroppo allo stile etico, morale e politico del Sindaco e della sua Giunta comunale”.