FONDI – Gli alunni, i genitori, i docenti e il personale tutto dell’ITC, sopraffatti dalla sorpresa, dichiarano il loro dissenso per la delibera n. 62/2015 del Presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, sul dimensionamento scolastico per l’a.s. 2016-17, che prevede l’unificazione dell’ITIS A. Pacinotti con l’ ITC Libero de Libero con trasferimento di tutti gli alunni presso la sede in via Appia lato Itri e la costituzione di un IIS Pacinotti – de Libero.
E’ apparsa a tutti una decisione illogica che, contrariamente alle proposte delle singole scuole e dell’amministrazione comunale, decreta l’esodo degli alunni dell’ITC dalla sede storica, costruita più di trent’anni fa proprio per ospitare il “de Libero”, destinando loro parte del Pacinotti, in via Appia lato Itri, un edificio più angusto e sicuramente inadatto a ricevere 771 alunni e una serie di laboratori necessari alla didattica attiva e laboratoriale propria degli istituti tecnici.
Certo il Consiglio di Istituto dell’ITC De Libero comprende la necessità di dimensionare la scuola, perché gli iscritti sono 395 e il Consiglio, responsabilmente, ha espresso sempre parere favorevole ad “accorparsi” con altra istituzione scolastica per ritrovare la piena autonomia. L’obiezione alla decisione nasce dal fatto che l’Istituto Pacinotti non ha locali sufficienti ad ospitare le 21 classi del De Libero , alle quali andrebbero aggiunti anche gli 8 laboratori regolarmente in funzione, anzi in via di potenziamento.
In più la delibera genera interrogativi a cui è difficile dare una risposta :
- Perché la Provincia propone di collocare il minor numero di studenti del Liceo (726 distribuiti in 33/34 classi) in una sede più grande (la sede attuale dell’ITC ) e il gruppo più numeroso, gli studenti dell’IIS Pacinotti- De Libero (771 in 42 classi ), nella sede più ristretta del Pacinotti?
- L’ Istituto, negli ultimi mesi ha dedicato energie e professionalità nella progettazione di diverse attività di didattica digitale. Come si potrà portare avanti tali progetti, una volta ottenuto il finanziamento per l’ottimizzazione della didattica digitale, se non saranno disponibili i laboratori necessari?
- L’Istituto Pacinotti non ha un locale destinato a biblioteca e alla consultazione dei libri. Dove sarà possibile conservare e consultare tutto il materiale didattico, comprensivo di 6.000 volumi della biblioteca, dedicata a Giovanni Falcone, allestita all’interno dei locali di via S. Magno?
- La Palestra dell’Istituto Pacinotti ha urgente bisogno di ristrutturazione, in quanto non è insonorizzata e presenta infiltrazioni di acqua piovana. E’ inoltre inadeguata ad accogliere le 3 classi che dovrebbero svolgere le lezioni di ed. fisica contemporaneamente. Al contrario l’istituto in via S. Magno, storica sede dell’ITC, ha una palestra ampia e funzionante, spazi e campi esterni che permettono a più classi di svolgere simultaneamente le attività di educazione fisica.
Per quale motivo viene stabilito di mortificare le attività di educazione motoria tanto importanti per la crescita psico-fisica dei giovani allievi?
- Gli alunni diversamente abili frequentanti l’ITC sono 12. All’interno della sede di via S. Magno essi , grazie alla presenza sufficienti spazi, sia interni che all’aperto, possono praticare attività sportiva, dedicarsi a giochi psicomotori, al progetto di cucina o di ceramica. Come si potranno attuare questa forme di didattica progettuale senza gli spazi adeguati?
A queste e altre domande bisognerà dare una risposta.
Ora è la Regione Lazio ad essere chiamata ad elaborare la delibera finale, con la speranza che tenga conto di queste considerazioni per sostenere il percorso formativo dei giovani studenti fondani.