Formia / Rifondazione Comunista denuncia: “Lo scandalo dei regali alla Chiesa continua senza sosta”

FORMIA – “La lettura giornaliera dell’albo pretorio online del comune di Formia ci ha permesso – in questi anni – di raccontare il pessimo modo con il quale vengono spesi i soldi di noi cittadini. Ultima chicca in ordine di tempo sono i 50mila euro + IVA che, con delibera n.269 del 29.10.2015, la giunta comunale all’unanimità ha deciso di spendere per i ‘Lavori di restauro del campanile della Chiesa di Santa Caterina in Castellonorato’. I lavori riguarderanno ‘il rifacimento dell’orologio e di tutti gli impianti connessi al funzionamento, realizzazioni del nuovo sistema di sostegno delle campane, realizzazione del parafulmine sulla sommità del campanile, lavori del vano orologio, restauro del fregio maiolicato ed altre lavorazioni che saranno descritte più precisamente nei successivi gradi di progettazione’. Per pagare i lavori verrà chiesto un mutuo di scopo alla Cassa Depositi e Prestiti. Altri soldi pubblici che vanno a finire in un pozzo senza fondo che sono i finanziamenti pubblici elargiti alla chiesa cattolica per la manutenzione di beni di sua proprietà”. Lo dichiara il Circolo “Enzo Simeone” del Partito della Rifondazione Comunista di Formia.

“Nell’agosto 2015 – continua la nota – ci occupammo dell’art. 7 della L.R. (LAZIO) n. 27 del 09.03.1990 che stabilisce che: “in ciascun comune l ’8% delle somme riscosse per oneri di urbanizzazione secondaria dovute, senza tener conto degli scomputi che i titolari delle concessioni abbiano eventualmente ottenuto per la esecuzione diretta di opere di urbanizzazione secondaria e per la concessione delle relative aree, è accantonato in apposito fondo destinato alle opere per nuove chiese ed edifici religiosi nonché ad intervento di manutenzione e per ampliamento, ristrutturazione, restauro, dotazione di impianti di chiese esistenti”.

Per il periodo 2005-2015 la curia diocesana di Gaeta ha comunicato i seguenti beneficiari:
Annualità 2005: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” e “Parrocchia Sacro Cuore di Gesù”; Annualità 2006: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista”; Annualità 2007: Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù – loc. Vindicio”; Annualità 2008: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista”; Annualità 2009: Parrocchia “Cuore Eucaristico di Gesù – loc. Penitro”; Annualità 2010: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”; Annualità 2011: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”; Annualità 2012: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”; Annualità 2013: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista; Annualità 2014: Parrocchi “S. Erasmo V.M.”.

Con deliberazione di giunta comunale N. 183 del 22.07.2015 l’attuale amministrazione comunale indicò i seguenti impegni a residuo delle somme a disposizione da liquidare: Anno 2009: Parrocchia “Cuore Eucaristico di Gesù – loc. Penitro” (€ 454.84); Anno 2010-2011-2012: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” (€ 1.076,77; € 1.962,77; € 8.150,45); Anno 2013: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista” (€ 9.372,88); Anno 2014: Parrocchia S. Erasmo V.M. ( €2.529,38).

Il tutto per un totale di oltre 23mila euro regalati alla Curia Diocesana di Gaeta. Ovviamente sapevamo bene che non sarebbero bastati a saziare la vorace fame della chiesa romana e infatti sono arrivati altri 50mila euro per i “LAVORI DI RESTAURO DEL CAMPANILE DELLA CHIESA DI S. CATERINA IN CASTELLONORATO”, così come siamo sicuri che altri soldi arriveranno.

Eppure non ci risulta che la Curia Diocesana di Gaeta, guidata dall’arcivescovo Fabio Bernardo D’ONORIO (ex-abate di Montecassino), versi in uno stato di estrema povertà, avendo anche attivato un conto corrente postale e un conto corrente bancario presso Banca Poste Italiane S.p.A , con i quali i fedeli cattolici possono autonomamente contribuire a finanziare la chiesa cattolica.

E’ evidente che la chiesa, da quand’è andata in crisi la DC, non ha trovato di meglio che mettere all’asta il voto dei propri fedeli, con i partiti che vanno per la maggiore che hanno risposto gettando l’osso, cioè soldi pubblici.
D’altronde sappiamo bene quanta e quale sia l’influenza dell’arcivescovo di Gaeta sulle cose formiane, tanto che è riuscito ad ottenere dall’allora sindaco Michele Forte la revoca della delibera con la quale il precedente consiglio comunale aveva istituito il registro delle coppie di fatto, cosa che non era gli andata proprio giù, tanto da scatenare una campagna stampa di inusitata violenza nei confronti dei promotori dell’affronto.

Sono passati oltre due anni dall’insediamento dell’attuale amministrazione di centrosinistra e ancora non è stato ripristinato, evidentemente conta più tenersi buono l’arcivescovo di Gaeta che accontentare gli alleati di Sinistra Ecologia e Libertà, che in campagna elettorale avevano promesso fuoco e fiamme. Fesso chi ci ha creduto e chi continua a crederci. Fortunatamente noi non siamo tra questi”.

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