VENTOTENE – Un buco di circa 2 milioni di Euro. La denuncia viene dai consiglieri del gruppo opposizione consiliare “Buona Onda” di Ventotene, il cui capogruppo è Gerardo Santomauro, che hanno accertato in questi mesi. “Abbiamo chiesto spiegazioni sulla deliberazione di riaccertamento dei residui ma non abbiamo ricevuto risposta. Chiediamo la convocazione urgente del consiglio”, dichiarano.
Un milione e settecento euro, per l’esattezza. Si tratta di una cifra enorme, se si pensa che si riferisce ad un piccolo Comune come quello dell’isola di Ventotene. Insomma, i conti non tornano.
“Abbiamo fatto richiesta – dichiarano i consiglieri della minoranza – di dati relativamente agli atti contabili avendo necessità di sapere come può essere in equilibrio un bilancio che iscrive entrate per trasferimenti della Regione Lazio che non trovano riscontro nella documentazione di quest’ultima (per quello ci è stato consentito acclarare sul punto la somma ammonta a circa un milione di euro); come può essere in equilibrio un bilancio che non stanzia il fondo crediti di dubbia esigibilità che dovrebbe trovare copertura per una somma non inferiore a 210mila euro, atteso pari a circa 700mila euro l’ammontare dei crediti dubbi quantificati dalla stessa amministrazione (D. lgsl 118/2011); come trovano copertura spese per investimenti per circa un milione di euro con obbligazioni giuridicamente già dal 2009, ma che non trovano corrispondenza con entrate a specifica destinazione né correnti né iscritte a residuo né con l’utilizzo del FPV; abbiamo chiesto spiegazioni sulla deliberazione di riaccertamento dei residui ma è restata vox clamantis in deserto”.
La minoranza consiliare spiega che “appena arrivato il nuovo responsabile del settore ragioneria, con propria determina, prima ha rettificato e riaccertato i residui come precedentemente assunti, ma sebbene iniziativa lodevole, si atteggia al di fori di ogni sua competenza, tant’è che, da ultimo, lo stesso ha annullato in autotutela la propria delibera di riaccertamento, demandando ad un successivo atto il riaccertamento dichiarato comunque necessario”.
Una situazione evidentemente molto delicata, tanto che la minoranza ha sollecitato la convocazione del Consiglio Comunale affinché si procedesse all’assestamento dei conti del bilancio in scadenza per il 30 novembre e – dichiarano i consiglieri – “si specificasse l’origine dei fondi giacenti in cassa, mediante ammontanti a circa 1.700.000, pari all’incirca alla differenza negativi tra i residui passivi e residui attivi il che si sostanzia nel cosi detto disavanzo tecnico, si procedesse alla qualificazione del rischio legale in corso da inserire nel bilancio alla luce dei contenziosi legali sub iudice e si desse conto, con le liste di carico previste dalla Legge, dall’effettività delle entrate accertate per fiscalità e contribuzione comunale”.
“A oggi le nostre grida sono rimaste inascoltate”, gridano i consiglieri di Buona Onda. “Ma ci chiediamo: chi pagherà il buco finanziario quando emergerà in tutto la sua gravità? Quali saranno le responsabilità dei consiglieri per non aver sollecitamente adottato atti di propria competenza e su cui il Comune sarà chiamato a pagare interessi di mora e somme per rivalutazione, come già è stato sentenziato dal tribunale civile? Quando si procederà a contestare a chi di dovere, la mancata convocazione del Consiglio Comunale per l’assunzione della deliberazione prevista dell’art, 175 comma 9 ter TUEL, che equipara tale omissione alla mancata approvazione del bilancio con tutte le conseguenze del caso? A volte i rimedi sono peggiori dei mali specie se si va di fretta perché non c’è più tempo”.
Pertanto, l’opposizione chiede che si faccia chiarezza e che “ciascuno si assuma le proprie responsabilita esonerando i ventotenesi da danni di cui non hanno colpa, ma sono vittime sacrificali”.