FONDI – Esprimono soddisfazione il dirigente scolastico del Liceo Classico e Linguistico Piero Gobetti di Fondi, Prof.ssa Annarita Del Sole, e il presidente del consiglio di istituto Maurizio Forte per la Delibera Provinciale relativa al Decreto Presidenziale n. 62 del 2 dicembre 2015, in una lettera indirizzata al Presidente della Regione Lazio Dott. Nicola Zingaretti, all’Assessore all’istruzione della Regione Lazio Dott. Smeriglio, al Presidente della Provincia di Latina Dott.ssa Della Penna, al Dirigente delle Politiche della Scuola della Provincia di Latina Dott. Carissimo e al Sindaco del Comune di Fondi Dott. S. De Meo.
Di seguito la lettera.
Gentilissimi,
con la presente i membri del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto, il personale tecnico-ausiliario, gli alunni del Liceo Classico e Linguistico Piero Gobetti di Fondi intendono manifestare il proprio compiacimento per quanto deliberato, in merito alla proposta di dimensionamento, per le scuole superiori del Comune di Fondi prevedendo, con delibera n ° 62 del 02 dicembre ultimo scorso, la costituzione di due poli (un polo liceale ed un polo tecnico), attraverso “la riorganizzazione del Liceo Classico P. Gobetti con gli indirizzi attualmente funzionanti, Classico e Linguistico con l’introduzione dell’indirizzo Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate nel quale confluiranno gli alunni di tutte le classi del medesimo indirizzo attualmente funzionanti presso l’ITIS A. Pacinotti di Fondi e contestuale trasferimento della sede del Liceo Classico presso la sede dell’ITC L. de Libero in via S. Magno che viene indicata quale sede del Polo Liceale”.
Tale delibera, oltre a rispondere in pieno ai criteri emanati dalle linee di Indirizzo della Regione Lazio, rispecchia quanto dal Liceo Gobetti proposto negli ultimi quattro anni e recepito puntualmente dallerelative delibere provinciali e dalla Regione Lazio ( delibera n 506 del 30/12/2013), in assoluta sintonia con gli intendimenti dell’amministrazione Comunale di Fondi. L’applicazione di quanto legittimamente stabilitoper Fondi ha trovato di fatto impedimento, negli ultimi anni, nelle motivazioni pretestuose di chi si oppone ad un cambiamento necessario, un cambiamento che, passando attraverso la qualificazione dell’offerta formativa che solo percorsi di studi omogenei, quale i poli, può garantire, assicura l’unico futuro possibilealle attuali tre realtà superiori del territorio.
Ripercorrendo brevemente la Storia del Liceo Gobetti, nato come Ginnasio a Fondi nel 1916, negli ultimi 20 anni, potremo far comprendere il perché della nostra piena soddisfazione per la proposta della delibera n°62 del 2 dicembre u.s. che riprende, con la sola variante delle sede attribuita al Polo liceale, quella della Regione Lazio del 2013.
Nel 1998 il Liceo Classico Piero Gobetti contava 13 sole classi e fu quindi associato all’Itis Pacinotti, in un costituendo nuovo IIS Fondi, un’esperienza fallimentare di dieci anni per l’assoluta incompatibilità tra percorsi di studi diversi e tra il personale delle due scuole, ognuna rimasta nella propria sede storica: due realtà che non hanno mai rappresentato un unicum, oltre ai disagi di una Dirigenza spostata presso una sede altra, in un isolamento che i docenti del Gobetti avvertivano sempre di più e che ha condotto inevitabilmente alla separazione tra i due istituti. Nel 2008 quindi il Gobetti riotteneva l’autonomia e si assestava stabilmente su una popolazione scolastica superiore alle 500 unità.
Purtroppo nel 2012, a causa del nuovo limite numerico imposto delle 600 unità, il Gobetti perdeva l’autonomia e veniva assegnato in reggenza al Dirigente che ricopre questo incarico ormai da quattro anni. Malgrado le difficoltà di una scuola che continua a non avere un proprio Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (anche lui reggente) e un proprio Dirigente Scolastico, il Liceo Gobetti non solo ha saputo resistere, ma grazie ad una serie di scelte dirigenziali oculate e di un enorme lavoro di “svecchiamento” dei metodi didattici e dei contenuti delle discipline, nonché all’istituzione dell’indirizzo Linguistico, è stato in grado di mantenere i suoi iscritti di poco sotto le 500 unità e il solo indirizzo linguistico in 5 anni è passato da 1 classe di 31 alunni a 11 classi per un totale di 217 alunni con un trend in continua crescita!
Tutto questo è il frutto di un lavoro di squadra volto a rivalutare la cultura classica senza però trascurare lo studio delle lingue moderne.
Rabbrividiamo al pensiero che si possa solo per Fondi considerare la folle ipotesi prospettata da chi continua ad opporsi al cambiamento, di creare un unico enorme “mostro a tre teste” (ITIS, ITE, LICEO) in cui ciascun istituto rimarrebbe nella propria sede. Per il Liceo lo spostamento della sede non è più procrastinabile per i motivi appena esposti e soprattutto per l’aumento delle iscrizioni dell’indirizzo linguistico.
Non interessa che la nuova sede del Polo Liceale sia o l’attuale edificio occupato dal De Libero (come proposto dalla provincia quest’anno) o quello occupato dal Pacinotti come invece deliberato anche dalla Regione Lazio nel 2013: fermamente crediamo e, in questi anni di disagi abbiamo dimostrato, che la scuola la fanno le persone e non le aule! Non si può comunque pensare di mantenere il Liceo in un edificio che non lo contiene più.
Vogliamo sottolineare che i Docenti, i Genitori, gli alunni e il personale del Gobetti non hanno mai una sola volta manifestato o fatto ricorso contro quanto stabilito dal Comune di Fondi, dalla Provincia di Latina e dalla Regione Lazio e che, da ormai quattro anni, condividono la scelta dei costituendi due Poli, scelta che quest’anno, richiama perfettamente quanto stabilito nelle Linee di indirizzo.
Noi non abbiamo mai fatto proclami su Facebook, non abbiamo mai organizzato sit-in di protesta, né usatogli alunni per far valere le nostre ragioni, perché fermamente convinti che il ruolo della Scuola sia quello di educare al rispetto delle leggi e delle istituzioni.
La scelta del polo liceale e del polo tecnico rappresenta la grande opportunità che la scuola superiore di Fondi merita e che invece lo status quo o peggio la costituzione di istituti ibridi, “geneticamente modificati” condannerebbe tutta ad una inesorabile agonia a vantaggio dei comuni viciniori dove più istituti con identità specifiche e ottimamente dimensionati (ma sempre al di sotto dei 1200 alunni)rispondono alla legittima richiesta dell’utenza in ordine alla qualità e alla specializzazione.