Castelforte / PD, critiche alla candidatura di Giancarlo Cardillo

CASTELFORTE – Una candidatura criticata dall’interno di una frangia del Partito Democratico di Castelforte quella di Giancarlo Cardillo. Il gruppo che si riconosceva nella candidatura di Mario Di Bello alle primarie, infatti, ha inviato una nota stampa con la quale esprime disappunto per come si è svolta la votazione del direttivo.

“Si è svolto – si legge nella nota – domenica alle ore 17.00 presso la biblioteca comunale il direttivo del PD di Castelforte. Ci si attendeva la definizione del regolamento e della data delle primarie per la scelta del candidato Sindaco, secondo le ben precise regole dello Statuto Nazionale del PD, approvato dall’assemblea nazionale del 18 luglio 2015, come chiaramente indicato nell’art.18 (Elezioni primarie per le cariche monocratiche istituzionali); uno Statuto evidentemente non noto a qualcuno dei dirigenti del PD di Castelforte.

Il coordinatore di Circolo, Giuseppe Rosato, che si è gurdato bene dall’invitare anche il segretario provinciale La Penna, rigettando la richiesta di un iscritto al PD dalla sua fondazione di essere candidato a Sindaco, richiesta avanzata nel direttivo della scorsa settimana in presenza dello stesso coordinatore provinciale La Penna che aveva assicurato la sua presenza ai direttivi successivi, ha chiesto di votare subito, a norma di un articolo dello statuto che prevede che il candidato Sindaco sia scelto dai 3/5 dell’assemblea perchè comune al di sotto dei 15.000 abitanti (articolo inesistente nell Statuto Nazionale del PD), il suo personale documento che prevedeva il sostegno “unanime” ad un unico candidato sindaco.

Immediatamente i richiedenti le primarie, gli ex aventiniani ritornati a partecipare alle riunioni del Direttivo, ancor più convinti che qualcosa non ha funzionato né oggi funziona nel circolo PD di Castelforte, hanno abbandonato la seduta. Non solo, ma il coordinatore ha permesso, cosa molto grave, di far votare anche membri dell’assemblea, iscritti al PD, ma che non fanno parte del direttivo. Una votazione chiaramente nulla, non legittima sia per le norme statutarie sia per i voti dei non aventi diritto. Due sono gli iscritti al PD che hanno fatto richiesta di essere candidati a Sindaco, Giancarlo Cardillo e Mario Di Bello; il comma 7 dell’articolo 18 dello Statuto Nazionale precisa “ che le elezioni primarie di coalizione o di partito non si svolgono solo nel caso in cui sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione.”

Ma visto che ne sono state avanzate due, chi decide “d’imperio” di cancellarne una e con quale diritto? Il coordinatore ha oggi un nuovo ruolo, è il giudice che interpreta i regolamenti, li sconvolge o li inventa, decide come si vota, cancella un candidato perchè non degno di rappresentare il PD o per altri motivi? Visto quanto accaduto, nell’assenza totale di qualsiasi rispetto delle regole e nell’evidenza che il ruolo del coordinatore è di essere garante di tutti e non solo di una parte, oltre 60 membri dell’Assemblea, tutti iscritti al circolo PD di Castelforte, hanno sottoscritto e inviato al Segretario Provinciale La Penna Salvatore la richiesta delle primarie per la scelta del candidato Sindaco del PD.

Chi ha paura delle regole scritte e ben note, chi le stravolge o le inventa, chi cerca di evitare a tutti i costi lo strumento delle primarie, unico per scegliere il candidato a Sindaco, dovrebbe convincersi che sta militando in un partito, il PD, che ha delle regole che lui vuole aggirare. Delle due ovvie conclusioni, una”.

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