MINTURNO – Si è conclusa davanti al Gup del Tribunale di Cassino la vicenda del sarto di Scauri, Claudio Festa. Tutto era iniziato il 29 Dicembre dello scorso anno, quando gli Agenti del Commissariato di Polizia di Formia traevano in arresto il giovane per possesso di circa 70 grammi di cocaina purissima, bilancino, sostanza da taglio, spatole e strumenti per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente ; nessun dubbio per gli Agenti che facevano irruzione nel locale deposito di Via Miglio a Scauri di proprietà del giovane Sarto. Subito l’arresto e la traduzione nel carcere di Cassino, confermato dal Gip del Tribunale.
Quella che però sembrava una storia già scritta cambiava improvvisamente prospettiva. Il giovane, infatti, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo si dichiarava estraneo ai fatti, chiedeva che venissero eseguite le impronte digitali su quanto sequestrato e contrariamente a quanto verbalizzato dichiarava da subito che non era vera la circostanza che era stato trovato nei locali dove veniva rinvenuto lo stupefacente e che era stato chiamato telefonicamente da un Ispettore ed invitato a prendere un Caffè al Bar per gli Auguri di inizio anno, dove dopo aver consumato la colazione veniva invitato a recuperare le chiavi del deposito e ad accedervi con l’ispettore per delle verifiche, ma giunto sul posto trovava decine di poliziotti ad attenderlo. Precisava che non appena entrato nel locale trovava delle finestre aperte e subito veniva estratta una scatola con tutto l’armamentario dello spacciatore da un armadio ed arrestato.
L’Avv. Cardillo Cupo recuperava i Tabulati telefonici che confermavano la versione del Sarto ed i contatti di primo mattino con il Commissariato di Formia, nonché le dichiarazioni di conferma del titolare del Bar dove il Festa e l’ispettore consumavano il caffè riferito dal giovane da subito al GIP, ma senza essere creduto.
Il Riesame inizialmente sostituiva il carcere con gli arresti domiciliari in attesa che la vicenda si chiarisse, mentre la Cassazione dove la difesa produceva anche altri documenti – tra cui una denuncia pendente tra il giovane ed alcuni Agenti del Commissariato per precedenti attriti personali – a conferma dell’innocenza del Sarto ne disponeva la immediata rimessione in libertà dopo oltre 4 mesi di arresti.
Ieri l’epilogo definitivo davanti al GUP, dove il Festa difeso dall’avvocato Cardillo Cupo chiedeva di essere giudicato con il rito abbreviato, dopo aver depositato il fascicolo difensivo con tutte le prove della sua innocenza.
Il GUP, Dott. Valerio Lanna, ha impiegato pochi minuti per pronunciare sentenza di Assoluzione per non aver commesso il fatto.
Soddisfatto l’Avvocato Cardillo Cupo, che ha evidenziato come il Festa sia stato già arrestato dalla Polizia 3 volte ed assolto 3 volte per lo stesso fatto. “Per questa vicenda oscura, non appena la sentenza sarà definitiva, chiederemo un risarcimento danni al Ministero di mezzo milione di euro”, conclude il legale.