CASSINO – “Abbiamo diffidato formalmente gli organizzatori del Villaggio di Natale dell’Albaneta a rimuovere immediatamente il cancello posizionato sul suolo pubblico.” A dichiararlo il sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone a seguito del sopralluogo effettuato all’Albaneta insieme ai tecnici dell’ufficio urbanistica.
“A seguito di un accurato sopralluogo – ha continuato il sindaco – abbiamo avuto modo di verificare che il cancello adibito a biglietteria per l’ingresso al Villaggio di Natale ricade in un’area demaniale. Pertanto gli uffici hanno provveduto alla diffida che qualora non venisse rispettata porterà a conseguenze penali così come previsto dalla legge Questo provvedimento segue gli altri che il Comune di Cassino ha effettuato con l’obiettivo di far rispettare i vincoli normativi previsti a tutela dell’Albaneta.
A partire dal sequestro di due strutture in legno non autorizzate che erano state impiantate nell’area in questione. Sequestro che non è stato convalidato, ma sulle due strutture gli uffici dell’urbanistica del Comune di Cassino, hanno avviato un nuovo procedimento di natura amministrativa con le conseguenti sanzioni previste a termine di legge per le arre sottoposte a vincolo assoluto. L’Albaneta infatti, è un’area di assoluto pregio storico e naturalistico, circondata da altri monumenti (dal cimitero militare polacco, all’Obelisco, alla ‘casa del dottore’, alla Croce di Ferro, al carro armato ed altri luoghi di interesse storico), e pertanto opportunamente sottoposta a vincoli normativi molto rigidi. Vincoli che devono essere rispettati.
Come abbiamo detto sin dal primo momento il Comune sta proseguendo la sua attività di monitoraggio con lo scopo di preservare un’area, come fatto presente anche dall’Ambasciata Polacca in Roma, non solo di straordinaria bellezza naturalistica, ma anche di elevatissimo valore storico. Ma al di là del Villaggio di Natale che dovrebbe concludersi subito dopo l’epifania, la preoccupazione maggiore che abbiamo riguarda l’attività successiva che l’imprenditore, legale rappresentante dell’associazione che ha in concessione l’area, stando al contratto, intenderebbe svolgere. Dalla lettura del contratto, infatti, emerge per il futuro quella che ha tutti i connotati di una vera e propria attività imprenditoriale con la realizzazione di camere per il pernottamento, di uno stabilimento per la produzione di birra e di punti ristoro.
Un aspetto che oltre a destare preoccupazione ci lascia allibiti perché conferma la sensazione, avuta sin dal primo momento, che quanto si sta compiendo all’Albaneta risulta essere un vero e proprio ‘oltraggio a pagamento’ che compromette l’immagine, oltre che il ruolo istituzionale, dell’Abbazia e della città di Cassino. Proprio per questo, per quanto di nostra competenza, continueremo a monitorare tale situazione con l’obiettivo di tutelare quella che è molto più di un’area boschiva dal momento che rappresenta la storia della nostra città e quindi le nostre radici”.
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