MINTURNO – Bisognerà stringere la cinghia negli uffici comunali di Minturno. Il Commissario Prefettizio Bruno Strati, con la delibera 54 del 14 dicembre scorso, ha infatti dato delle direttive ben precise per il contenimento della spesa pubblica e l’intensificazione della riscossione delle entrate, attraverso anche alla lotta all’evasione fiscale. Si tratta di un atto di indirizzo per la predisposizione del bilancio di previsione 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018 e l’elenco di misure correttive per assicurare gli equilibri di bilancio. Il dott. Strati infatti ha intenzione di approvare i due documenti previsionali per marzo 2016, a differenza di quanto visto in questi tre anni di amministrazione con bilanci di previsione approvati a fine anno, quasi fossero dei consuntivi.
Le regole da seguire sono ferree, anche perché la situazione delle casse comunali non è delle più floride e servirà a scongiurare il pre-dissesto finanziario. A partire dal mese di settembre, il commissario ha avviato un complesso processo di ricognizione e di riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive e acquisizioni di beni e servizi, accumulatisi in venti anni di amministrazioni, che hanno comportato fino ad ora al riconoscimento di passività per un importo pari a 1.219.484,48 euro, con la previsione della copertura finanziaria nel bilancio di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017. Questo processo di ricognizione e di riconoscimento, come si evince dalla delibera 54, è tuttora in corso. Infatti, sono numerose le passività che ancora devono essere riconosciuti quali debiti fuori blancio e che potrebbero arrivare a 900mila euro circa, da finanziare con somme a copertura da inserire nel bilancio di previsione 2016 e in quello pluriennale 2016-2018.
Per tale motivo, onde non compromettere la regolare erogazione dei servizi pubblici essenziali, “si impone – si legge nel documento – l’adozione di tempestive ed efficaci misure di contenimento della spesa corrente e di funzionamento, di una più incisiva rimodulazione dei procedimenti e delle attività in materia di riscossione dei tributi locali, al fine di conseguire maggiori e più celeri introiti rispetto agli anni precedenti, nonché di adottare ulteriori misure economiche di rigore per dare maggiore stabilità finanziaria all’Ente”.
Il commissario Strati ha quindi disposto che i responsabili dei servizi si uniformino ai seguenti indirizzi per la predisposizione del bilancio di previsione 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018: “monitorare la spesa attraverso un sistema basato su indicatori oggettivi, che permetta di rilevare tempestivamente le situazioni critiche, contenendo la spesa corrente per il triennio 2016-2018 e prevedendo riduzioni di spesa nei centri di costo dei servizi ed impegni di spesa che non determinino danni patrimoniali certi e gravi all’ente tenendo conto come riferimento il saldo corrente della gestione ordinaria che esprime la capacità dell’ente di assicurare, con risorse stabili e prevedibili, un flusso di liquidità bilanciato con i tempi di pagamento delle spese correnti o comunque un rientro in tempi ragionevoli dello stock di liquidità a cui si è eventualmente attinto per anticipare il pagamento delle stesse; intensificare l’attività di riscossione delle entrate, tributari ed extratributarie, per una rapida gestione dei tributi ed una massiccia lotta all’evasione fiscale, ponendo in essere tutte le azioni utili per provvedere alla riscossione delle entrate maturate a credito e accelerare le procedure di contenzioso, al fine di assicurare la tempestività dei pagamenti ai creditori e il ripiano dell’esposizione debitoria dell’Ente, onde evitare danni patrimoniali all’ente stesso per il ritardo dell’assolvimento delle obbligazioni pecuniarie; pianificare un programma a medio termine dei pagamenti di natura corrente, che tenga conto del carattere indifferibile degli interventi, individuati sulla base di una scala di priorità che risponda a necessità oggettive ed inderogabili, che contemperino, in particolare, l’esigenza di mantenere i livelli essenziali dei servizi pubblici; impiego delle risorse finanziarie per il finanziamento dei servizi e delle funzioni indispensabili (…) che rappresentano le condizioni minime di organizzazione dei servizi locali e che sono diffusi sul territorio con caratteristica di uniformità; avvalersi delle più vantaggiose procedure telematiche per gli acquisti di beni e servizi di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario attraverso il sistematico ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione (…) nonché al sistema delle convenzioni Consip, anche con riferimento ai contratti relativi alle somministrazioni periodiche (energia elettrica, gas, telefonia ecc.); ridurre del 10% gli onorari degli avvocati incaricati di difendere l’Ente in giudizio; provvedere ad una ricognizione delle concessioni in uso a titolo gratuito dei beni del patrimonio dell’ente e convertire tali concessioni, previa procedura di evidenza pubblica, in rapporti a titolo oneroso; risolvere i contratti di locazione passiva di immobili che non siano di assoluta necessità per l’ente; effettuare una ricognizione di tutti i beni patrimoniali dell’ente e individuare quelli alienabili o commerciabili, predisponendo un piano di alienazione dei beni e di commercializzazione degli stessi; rinnovare i contratti di acquisto di beni e servizi in scadenza con la previsione di maggiori introiti o minori oneri a favore dell’ente del 5% rispetto a quelli precedenti”.
Il dott. Strati ha incaricato il segretario generale Massimina De Filippis di sovrintendere alle attività dei responsabili dei servizi per l’attuazione delle direttive imposte in delibera e il responsabile del servizio finanziario Antonio Rasile di uniformarsi agli indirizzi dettati dalla delibera nella redazione dei bilanci di previsione 2016 e triennale 2016-2018.
Ma non è finita qui, perché il commissario prefettizio ha deliberato anche di adottare tutta una serie di misure di efficientamento organizzativo e di intensificazione della riscossione delle entrate, che prevedono nel dettaglio: “predisposizione di una nuova riorganizzazione dell’ente ispirata a principi di semplificazione che preveda la riduzione degli attuali servizi con conseguente accorpamento degli stessi secondo criteri di omogeneità e funzionalità, con la redistribuzione del personale al fine di assicurare un’azione amministrativa improntata a parametri di efficienza, efficacia ed economicità, con eventuale riduzione del 10% delle indennità delle posizioni organizzative e del 10% delle somme destinate a remunerare il lavoro straordinario; incremento nell’ambito della nuova riorganizzazione dell’ente (…) del personale nei settori tributi, polizia locale e condoni; eliminazione di sconti e riduzioni nell’applicazione delle imposte locali ulteriori rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente e conseguente modifica dei relativi regolamenti; aumento, ove necessario, delle aliquote dei tributi locali e di competenza comunale; aumento, ove necessario, delle tariffe dei servizi a domanda individuale; modifica dei regolamenti comunali per rendere esecutive le misure correttive sopra indicate”.
I primi atti di queste nuove direttive avverranno già lunedì prossimo. E’ prevista infatti una riunione sindacale al Comune di Minturno per dare l’ok alla nuova riorganizzazione degli uffici e dei servizi.
Giuseppe Mallozzi