Gaeta / Michela Di Macco vince il premio “Una vita per l’Arte 2015”

GAETA – Il premio “Una vita per l’Arte 2015” è stato consegnato a Michela Di Macco, professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma.

Il riconoscimento che la Città di Gaeta, su indicazione dell’Associazione Culturale Novecento e della Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea, assegna ad un personaggio che ha dedicato la propria vita all’Arte distinguendosi per passione e qualità del lavoro, è stato consegnato dal Sindaco Cosmo Mitrano nella cerimonia ufficiale svoltasi domenica 20 dicembre u.s., nell’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Gaeta.

“Per la passione, la dedizione e l’intelligenza con cui ha operato ai fini della conservazione della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico italiano; per essere stata al servizio con rigore e competenza, tanto nella direzione di istituti archivistici e museali, quanto nell’insegnamento e negli studi scientifici pubblicati, promotrice dell’idea di arte e cultura come fattori determinati dell’identità nazionale e come volani per la crescita del territorio” Così recita la motivazione del Premio assegnato alla prof.ssa Michela Di Macco, nata a Gaeta, città alla quale è profondamente legata, pur vivendo da molti anni lontana per motivi professionali.

Per circa un ventennio ha lavorato come funzionario storico sia presso la Sopraintendenza del Piemonte che presso gli Uffici centrali del Ministero a Roma, e in tale veste ha ricoperto incarichi in molte commissioni e comitati tecnico-scientifici nel campo artistico e storico-archivistico. La competenza e la professionalità acquisita ha fatto sì che venisse chiamata a dirigere la Galleria Sabauda di Torino e curare importanti mostre nazionali e internazionali.

A tal riguardo, va sottolineato l’importante contributo che ha sempre assicurato alla sua città e al Centro storico culturale di Gaeta, diretto da Erasmo Vaudo, per l’allestimento di importanti mostre di carattere storico-artistico. Successivamente ha messo a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze a favore dei giovani optando per l’insegnamento. E’ stata docente in Museologia Critica Artistica e del Restauro prima all’Università di Trento e poi a quella di Torino. Il suo sogno si e realizzato però quando è stata chiamata a ricoprire, come professore ordinario, la cattedra in Storia dell’Arte alla Sapienza, già del suo maestro Argan.

Altro aspetto di notevole importanza dell’attività professionale di Michela Di Macco è quella di pubblicista: oltre che collaborare alla redazione di riviste e collane specialistiche sull’arte, la Di Macco è autrice di oltre cento pubblicazioni che delineano percorsi di ricerca articolati in diversi ambiti territoriali, cronologici e tematici, ma omogenei per impostazione di metodo volto a considerare unitariamente la storia dell’arte nella sua identità stilistica e storico-critica.

Di particolare importanza sono i suoi studi sui territori ove ha maggiormente operato: Roma e il Piemonte. In essi identifica la cultura storico-artistica dei luoghi, ricompone scientificamente e criticamente i contesti analizzati, studia gli effetti degli scambi culturali tra territorio e realtà esterne, formula e elabora modelli scientifici attenti alle dinamiche artistiche della committenza e del collezionismo. Se tali studi si focalizzano sui secoli XVII e XVIII, quelli sulla storia della conservazione e delle forme del sapere, sui musei e sugli svolgimenti metodologici della storia dell’arte interessano un lasso di tempo più ampio e arrivano fino ai giorni nostri.

“Il Premio una “Vita per l’arte” – ha dichiarato il Primo Cittadino – è l’occasione con cui la città esprime la propria gratitudine a personaggi che hanno saputo distinguersi per caratura morale e professionale nel campo dell’Arte, quando essi sono figli di Gaeta. Ma alla gratitudine si aggiunge quel pizzico di orgoglio che scaturisce dal senso di appartenenza ad una collettività che sa esprimere tali eccellenze. Oltre alle ben note qualità professionali della Professoressa Di Macco, mi hanno molto colpito la generosità nelle relazioni, il suo desiderio di trasferire le conoscenze acquisite in particolare ai giovani, cosi come la profonda passione che esprime nel suo impegno per la valorizzazione dei beni storico – artistici. Ringraziamo dunque la Professoressa Michela Di Macco per quanto ha fatto e farà per la conservazione dell’immenso patrimonio storico, culturale e artistico della nostra Nazione quale Presidente del Comitato tecnico scientifico nazionale per le Belle Arti e per quanto potrà ancora dare per la valorizzazione di quello, ugualmente importante, della nostra città”.

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