GAETA – Denunciato a piede libero un medico campano e sequestrati due immobili a Torre Scissure. E’ questo il bilancio di una importante operazione portata a termine dal capitano Alessio Mainieri, comandante della sezione navale della guardia di finanza di Gaeta. Si tratta di due immobili rispettivamente di 50 e 10 metri quadrati adibito il primo ad abitazione ed il secondo ad usi di magazzino. Sulla stessa platea in cemento e pietre insiste anche un altro immobile.
L’intensificazione dei controlli predisposti dal reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Civitavecchia ha portato, negli scorsi giorni, al sequestro di una civile abitazione e di un locale tecnico presso la località Scissure del comune di Gaeta. l’operazione di servizio a tutela dell’abusivismo edilizio, nelle zone costiere vincolate, è stata posta in essere dagli uomini della sezione operativa navale della guardia di finanza di Gaeta
la recente realizzazione degli immobili, con parti ancora da ultimare, era stata commissionata ed intrapresa qualche tempo fa da c.d., 65 anni, medico campano.
la vicinanza al mare dei nuovi immobili, inferiore ai 300 metri, aveva catturato la curiosità dei militari che, ben conoscendo i limiti normativi circa la nuova realizzazione di edifici in aree vincolate, non giustificavano i lavori di realizzazione riscontrati. i successivi accertamenti posti in essere unitamente al personale dell’ufficio tecnico del comune di Gaeta, intrapresi su disposizioni della procura della repubblica di cassino, evidenziavano consistenti variazioni dello stato dei luoghi, caratterizzati da piccoli sbancamenti del terreno e dalla realizzazione di diversi muri di contenimento, atti a costituire le nuove aree sulle quali successivamente venivano realizzati gli immobili sottoposti a sequestro, in spregio ai vincoli paesaggistici ambientali ed idrogeologici che dovrebbero garantire la conservazione della “riviera di ulisse”.
il provvedimento cautelare adottato veniva convalidato dal g.i.p. e tuttora al vaglio degli inquirenti sono le istanze di condono presentate dal legittimo proprietario presso l’ente comunale nell’anno 2004 considerato che, durante le ispezioni, ulteriori violazioni normative sarebbero emerse e rappresentate all’autorità giudiziaria
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