CASSINO – Fra tre giorni ci sarà il discorso annuale del Sindaco Petrarcone, spero che questa volta non faccia il copia incolla dei discorsi degli anni precedenti, con la stancante litania della funivia. Mi auguro, vista le ferie natalizie, che il Sindaco sia diventato più buono e parli ai cittadini con il cuore e con onestà, riconoscendo il suo fallimento. D’altronde non lo dice Leone, ma in questi giorni è caduta su questa amministrazione l’ultima tegola che ne certifica il fallimento e l’incapacità amministrativa: Cassino città più inquinata d’Italia. Un vero fallimento per una amministrazione che dal 2011 ad oggi si è sempre vantata di essere amministrazione “green”, e che nei fatti si è dimostrata il contrario. 5 anni di soli slogan.
Queste le parole del leader di opposizione extraconsiliare Benedetto Leone.
Dall’iniziativa dell’acqua nelle brocche di vetro in aula consiliare durata 15 giorni, alla vendita dell’acqua dei cassinati al gestore privato di Acea. Dalle casette per la somministrazione gratuita dell’acqua alle casette per la vendita dell’acqua. Dalle isole ecologiche sempre annunciate ma mai realmente funzionanti e funzionali ad una città diventata in 5 anni discarica a cielo aperto. Dall’isola pedonale annunciata da 5 anni alle chiusure al traffico limitato che hanno solo danneggiato le attività commerciali e non hanno assolutamente migliorato la condizione dell’aria. Insomma, un fallimento totale sull’ambiente proprio da un’amministrazione che dell’ambiente ne ha fatto la propria identità. Siamo seri. I provvedimenti decisi dal Comune in questi anni sono stati del tutto inutili e hanno dimostrato l’assoluta incapacità amministrativa di chi va avanti a tentoni e a slogan. Misure spot realizzati solo per una unica via, il corso della repubblica, come se chiudendo una strada si migliorasse il giorno dopo l’aria di tutta la città. Da Petrarcone nessun progetto credibile e fattibile anche a lunga durata sul miglioramento delle condizioni di vivibilità a Cassino. Non ho mai sentito il Sindaco convocare la città ad una assemblea pubblica per ascoltare le esigenze di chi questa città la anima, la vive, la alimenta. Eppure un miglioramento complessivo della qualità dell’aria è ottenibile, realisticamente, con la messa in campo di molti miglioramenti parziali. Innanzitutto:
Tre proposte – conclude Benedetto Leone – che non sono mai state prese in considerazione da una Amministrazione che sotto Petrarcone vanta primati come 100 mila euro in spese di rappresentanza in un solo anno e ben 250mila euro in software e sistemi informatici. Nessun euro stanziato sull’ambiente, e oggi Petrarcone brancola nel buio e danza per la pioggia.