FORMIA – L’anno termina e anche per l’associazione “Tilt” di è tempo di bilanci. “Anche per noi – dichiara Francesco D’Angelis, referente locale Tilt – è giunto il momento di tirare le somme di quanto fatto nel 2015. In soli tre mesi di attività, ovvero da Settembre, mese in cui quest’avventura è iniziata, l’associazione ha lavorato in maniera costante, massiccia ed impegnativa sul territorio, conseguendo importanti successi.
Primo fra tutti quello di aver avviato un’intensa rete di rapporti con le altre realtà associative: non avremmo potuto chiedere di meglio che dialogare con chi fa ciò che facciamo noi, su altri versanti. Creare ponti che portano alla conoscenza di mondi a noi sconosciuti, che portano alla cooperazione, all’unione di forze che in un territorio come questo è essenziale, ancor più quando si vogliono raggiungere obiettivi comuni per il benessere della nostra città. Di questi dialoghi, il più importante è quello che vede il costituirsi di un coordinamento cittadino per i disabili: in questa esperienza, iniziata sul nascere di TILT, ci siamo buttati anima e cuore, con la speranza di arrivare lì dove prima non si era riusciti a giungere.
Al momento siamo fermi a proposte avanzate, ma soprattutto, e ciò ci gratifica molto, siamo riusciti ad intrattenere un proficuo dialogo con gli assessorati coinvolti nelle nostre idee. Chiaramente ciò, pur rendendoci soddisfatti, non basta a noi, oltre che ai nostri cittadini ed alle nostre cittadine: noi chiediamo di più, noi chiediamo uno sforzo maggiore, un impegno maggiore che porti a dare concrete risposte. Proprio di questo abbiamo bisogno, ora più che mai: di fatti, di risposte.
Un’altra, però, è stata la proposta avanzata da TILT e formalmente accolta dal comune: un piano di contrasto all’omotransfobia che sia capillare, efficiente e ben strutturato. Ci è stato detto che, molto verosimilmente, verrà messo in piedi fra Gennaio e Febbraio di quest’anno. Il tutto, e lo affermiamo pur rischiando di ripeterci, ci gratifica molto, ma non ci basta: in tutta Italia gli episodi di omofobia sono numerosi e violenti ed il fatto che Formia non sia ancora finita sulle cronache nere per accadimenti del genere, non esclude, purtroppo, la presenza degli stessi sul territorio. Anzi, purtroppo vi sono stati e son stati a tal punto gravi da richiedere l’intervento della “Gay Help Line” in un istituto della zona. Non aspettiamo che accada qualcosa di grave e vergognoso perché si intervenga. Già la mancata volontà, da parte di un’amministrazione che si dice di sinistra, di approvare il registro delle unioni civili è qualcosa di altamente squalificante, ma il venir meno ad una promessa di civiltà fatta ad una città che aspetta con ansia di migliorare sotto l’aspetto culturale oltre che, chiaramente, civico.”
“Per quest’anno, chiaramente, non ci fermeremo. Continueremo il nostro impegno sul territorio. Vorremo un 2016 più di sinistra: un 2016 per i cittadini, con i cittadini e le cittadine di una città stanca e mortificata da anni di mala politica. Un 2016 con gli ultimi, come gli avrebbe chiamati Don Gallo. Fra Gennaio e Febbraio organizzeremo un evento programmatico del 2016 in cui annunceremo le nostre idee. Nel frattempo, cogliamo l’occasione per augurarvi un buon 2016 di serenità”.