FORMIA – Da L’ebreo errante di Alessandrini a La vita è bella di Benigni, è tanto il cinema italiano che si è confrontato con il tema della Shoah. Non sempre con la consapevolezza storica della peculiare posizione dell’Italia nel cono d’ombra dell’orrore dell’Olocausto. Spesso da un punto di vista defilato, obliquo e quantomeno ambiguo.
Di questo parlerà Alessandro Izzi sabato 9 gennaio alle ore 18:00 presso il Teatro Bertolt Brecht di Formia nel primo appuntamento della Stagione Parole sotto lo schermo, promossa dal collettivo formiano all’interno del progetto “Officine culturali” della Regione Lazio e del riconoscimento del Ministero per i beni e le attività culturali.
Sarà l’occasione per avvicinarsi alla giornata della Memoria da un punto di vista inedito e diverso. Non si tratterà, infatti, di un incontro sulla Shoah come evento storico ma una riflessione sulla sua persistenza nella memoria collettiva nazionale.
È questo, infatti, anche il taglio analitico di Le strategie dell’oblio, tesi di dottorato dello studioso e critico di cinema, un lavoro che affronta settanta anni di cinema italiano attraverso un corpus di oltre cento film che in modi e misure diversi si sono accostati al racconto della tragedia.
Attraverso una ricognizione di genere, si passerà quindi dallo spaccato politico e sociale alla Kapò (di Gillo Pontecorvo) alla fuga nella fiaba di Andremo in città (del recentemente scomparso Nelo Risi), dal film testimonianza sul modello de La Tregua (di Rosi da Primo Levi) all’horror più recente (addirittura gli zombie movie di Ristori e Boni) sino a una veloce ricognizione sul fenomeno quasi totalmente italiano del Nazi sexploitation (pellicole erotiche ambientate nell’universo concentrazionario).
Il tutto nel tentativo di disegnare una mappa della posizione italiana nel complesso spazio della definizione della Memoria in contesto internazionale. Una posizione complessivamente poco conosciuta se si pensa che, sino a oggi, i principali studi sul nostro Holocaust film sono tutti in lingua inglese e nessuno di essi tradotto in italiano.
Appuntamento, quindi, il 9 gennaio alle ore 18:00 al Teatro Bertolt Brecht per I colori dell’oblio. Come il cinema italiano ha raccontato la Shoah.