Video poker, condannato dalla corte dei conti un ex finanziere di Gaeta

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GAETA – Le macchinette del video poker sono al centro di una sentenza di condanna della corte dei conti della Lombardia nei confronti di un ex finanziere di Gaeta. Giuseppe Mari, 31 anni, prestava servizio insieme ad un suo collega di 49 anni a Seregno (Monza), quando nel settembre 2013 furono accusati a vario titolo di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, induzione indebita a dare o promettere utilità e peculato. Il processo penale accertò che si erano recati presso un bar per dissequestrare i dispositivi di gioco ma, all’atto della notifica, non li avevano trovati, né sul luogo né nel deposito della società di noleggio.

Per chiudere un occhio intascarono circa 3.000 euro. La somma fu poi restituita allo Stato, ma la condanna arrivò ugualmente con la formula del patteggiamento ed è poi divenuta definitiva. Non tornarono indietro invece altri 600 euro di cui i due entrarono in possesso svuotando le macchinette di un altro pubblico esercizio e che invece avrebbero dovuto essere confiscati. Il maresciallo scelse di patteggiare una pena di 2 anni e 7 mesi, mentre il suo collega brigadiere 2 anni e 5 mesi. Il provvedimento è ormai divenuto definitivo tanto che la procura della corte dei conti ha scelto di acquisire la documentazione processuale ed usarla per una propria istruttoria. Su questa scorta il collegio della sezione lombarda della magistratura contabile, ha deciso di procedere condannare in solido gli ex militari per 600 euro (danno diretto) ed una somma pari al doppio per danno di immagine nei confronti del corpo delle guardia di finanza.