MINTURNO – Non riceveranno lo stipendio di gennaio e probabilmente anche dei prossimi mesi. Per questo motivo, oggi pomeriggio i 35 dipendenti comunali che sono stati reintegrati dopo la sentenza dello scorso 26 novembre messa dal giudice del lavoro di Cassino, al quale si erano rivolti i lavoratori dopo il licenziamento deciso dall’amministrazione Graziano.
Questa mattina hanno avuto un incontro con il commissario prefettizio Bruno Strati, il quale ha detto chiaramente che non vi è copertura in bilancio tale da garantire loro gli stipendi. Di qui la protesta che si protrarrà fino a quando non sarà risolta la questione. Fino a dicembre le mensilità sono state garantite dalla Regione Lazio che per mezzo di una convenzione con il Ministero del Lavoro aveva favorito il riutilizzo come lavoratori socialmente utili.
E proprio alla Pisana si è rivolto il commissario Strati al fine di coprire per un tempo determinato gli stipendi, che in seguito dovranno essere restituiti. Una manovra che, se si dovesse concretizzare, causerebbe una sorta di cortocircuito amministrativo, in quanto gli ex Lsu in realtà sono dipendenti comunali a tutti gli effetti, questione confermata dal Tribunale del Lavoro di Cassino a novembre, che li ha reintegrati.
Tra l’altro, il Comune di Minturno non ha ancora ottenuto dalla Regione, per mezzo di un decreto ingiuntivo, il milione e 200mila euro, somma anticipata dal 2010 al 2014 per pagare gli stipendi in seguito alla convenzione stipulata a suo tempo dall’amministrazione Galasso.
Una questione spinosa, sulla quale il dott. Strati dovrà fare luce. Nel frattempo, i dipendenti sono in stato di agitazione e protestano occupando l’entrata principale del palazzo comunale.
Giuseppe Mallozzi
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.