FONDI – “La lezione di Ettore Scola resterà nella storia culturale italiana per la sua capacità di raccontare il nostro Paese abbracciando anche lunghi periodi storici, unendo alla profondità dei contenuti e dell’analisi la leggerezza dell’espressione artistica, con l’esaltazione delle qualità interpretative dei più grandi attori del dopoguerra”. Così l’Associazione Giuseppe De Santis di Fondi alla notizia della morte del grande regista italiano.
“Il rapporto di Ettore Scola con l’Associazione Giuseppe De Santis e con la città di Fondi – prosegue il ricordo – ha avuto inizio nel 1999, quando accettò la carica di Direttore del nascente sodalizio culturale. Da allora ha seguito le numerose riunioni ed attività dell’Associazione, intervenendo a quasi tutte le edizioni del FONDIfilmFESTIVAL, giunto nel 2015 al quattordicesimo anno.
Ci piace ricordare, tra le altre, la partecipazione nel 2011 alla retrospettiva per i suoi 80 anni e l’ultima del Settembre scorso nella giornata inaugurale del FFF, quando ha parlato del suo rapporto con Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della morte. Ma quello a cui teneva in modo particolare è stato l’incontro nell’Aprile 2008 con Pietro Ingrao e Carlo Lizzani, quando insieme ripercorsero magistralmente la storia del ‘900 attraverso il cinema.
Negli ultimi mesi si era particolarmente interessato al progetto del Museo del Neorealismo, inviando una lettera al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e partecipando ad uno specifico incontro con l’Assessore alla Cultura Lidia Ravera.
Anche per un obbligo morale nei confronti del Direttore Ettore Scola e altresì del Presidente Carlo Lizzani, che aveva seguito anch’egli con grande entusiasmo e passione il progetto, l’Associazione Giuseppe De Santis rafforzerà il suo impegno per giungere all’apertura del Museo”.
“Ieri – aggiunge l’Associazione De Santis – a poche ore dalla morte di Ettore Scola, abbiamo ricordato con riconoscenza e affetto il nostro Direttore, evidenziandone soprattutto l’impegno costante nelle attività dell’Associazione Giuseppe De Santis e il recente interessamento in prima persona al progetto del Museo del Neorealismo, che da anni attende di essere concretizzato.
Con vivo compiacimento abbiamo pertanto accolto il post che l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera ha pubblicato in serata sulla sua pagina Facebook, con cui ha voluto ricordare con lucida tenerezza “un grande del cinema, gentile e ironico”, “uno degli ultimi testimoni dell’epoca in cui il cinema italiano era modello d’arte e d’intrattenimento”, “l’autore di capolavori come C’eravamo tanto amati o Una giornata particolare”.
Ma ciò che ci ha piacevolmente sorpresi è stato il ricordo dell’ultimo incontro avuto con Scola nell’ufficio dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, un paio di mesi addietro: “Era venuto – scrive Lidia Ravera – per mettere a punto il percorso che doveva portare all’apertura del Museo del Neorealismo, a Fondi, patria di un altro gigante del cinema italiano Giuseppe De Santis. E’ venuto lui, personalmente, stanco ma spiritoso come sempre, come sempre benedetto da quella leggerezza di tocco, da quella spontaneità di eterno ragazzo che si portava addosso come un’aureola”.
Lo scritto si conclude con un impegno diretto, una promessa dell’Assessore Ravera allo stesso Scola: “Lo apriremo, caro Ettore, il Museo del Neorealismo. Lo apriremo presto. A Fondi, nel Parco Regionale dei Monti Ausoni, nell’ex convento di San Domenico. Sarà un luogo di incontro, di studio, di scambio, di memoria del cinema passato, di elaborazione del cinema futuro. Sarà bello. E parlerà di te”.
Siamo davvero lieti che Lidia Ravera non abbia per nulla dimenticato la passione con cui Ettore Scola volle recentemente portare all’attenzione sua e del Presidente Nicola Zingaretti il progetto del Museo del Neorealismo, sostenendolo con convinta determinazione, e siamo certi che soprattutto grazie al risolutivo interesse dell’Assessore alla Cultura in poco tempo la nostra regione potrà essere dotata di un nuovo centro di interesse e promozione culturale di indiscutibile rilevanza, che costituirà uno dei più importanti punti di riferimento su movimento artistico che ha influenzato in modo indelebile la storia della cinematografia italiana e mondiale”.