FORMIA – La Formia Servizi Spa torna a far parlare di sé, stavolta con l’intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, a seguito delle accuse mosse dall’ex sindaco di Formia, Michele Forte, sulla gestione del caso dell’azienda e a seguito dello scandalo corruzione al tribunale di Latina.
“Siamo sorpresi nell’apprendere e nel leggere delle dichiarazioni dell’ex sindaco di Formia in merito alla gestione del fallimento della Formia Servizi Spa e, nello specifico, delle scelte compiute dal consiglio comunale che, non in modo sommario ma durante una seduta durata quasi tre ore, ha analizzato a fondo tutta la situazione. Non entro in questioni che saranno chiarite dai giudici e che afferiscono ad accuse ben precise confluite nella bancarotta della società.
Ma non posso esimermi, in qualità di allora capogruppo del Pdl presente in aula durante quel consiglio comunale a Formia, dall’entrare nel merito di passaggi che sono estremamente chiari e agli atti del consiglio comunale del 31 marzo 2011. L’ex sindaco Michele Forte deve essere stato colpito da un’amnesia che ha in lui ingenerato una serie di dubbi e di non troppo velate accuse che rigettiamo con fermezza.
Forza Italia, l’allora Pdl, ha mantenuto sulla vicenda della Formia Servizi un atteggiamento chiaro e trasparente. Nessuna interpretazione può essere effettuata sul nostro agire. Nessuna insinuazione può essere avanzata a nostro carico. Alla domanda sollevata da Forte: “quali erano gli obiettivi di Forza Italia con il fitto del ramo di azienda alla costituenda cooperativa?
Rispondo subito: “Nessuno”. Avevamo al contrario, come a verbale del consiglio comunale, interesse a salvaguardare il patrimonio del Comune e l’erogazione dei servizi, ma soprattutto a dare una risposta alle 31 persone che erano rimaste senza lavoro, per effetto di questo fallimento. In virtù di questo è stata sospesa l’approvazione della delibera che proponeva la decadenza della concessione del servizio pubblico ed è stato proposto di dare mandato all’allora sindaco Forte di verificare la possibilità, con la curatela fallimentare, di mettere in atto una gestione provvisoria da parte del curatore con l’affidamento alla cooperativa, che avrebbe garantito la continuazione delle attività e i livelli occupazionali.
Abbiamo stabilito anche tempi precisi, 20 – 30 giorni, per effettuare questo passaggio chiarendo che, in caso di risposta negativa, sarebbero state vagliate altre ipotesi. Si tratta di una pratica che non cela nulla di losco visto che è spesso utilizzata dai curatori nel caso di aziende che falliscono anche per far produrre ulteriori utili da inserire nell’attivo del fallimento.
Ritengo che i dubbi dell’ex sindaco siano malevoli volendo utilizzare il venticello della calunnia contro “avversari” politici mentre nulla si dice sulle responsabilità di chi era chiamato a guidare il Comune. Come al solito Michele Forte insinua sugli altri e omette su di sé. Sarebbe il caso che tutti, nessuno escluso, in questa vicenda rammentassero i fatti e non le idee che si sono fatti di questa. Michele Forte non è in buona fede e questo non è utile a nessuno, e prima di tutto non è utile a Formia.
Il “periodo difficile e strano” è solo nella testa dell’ex sindaco che si è preoccupato di correre sulle colonne dei giornali senza prima premunirsi degli atti che gli avrebbero consentito di spiegare i fatti attenendosi al vero e non ad un ipotetico veritiero venato di illazioni che fanno male alla politica e distruggono i cittadini. Se l’ex sindaco di Formia ha qualcosa da dire sulla questione Formia Servizi, se ha notizie e conosce situazioni e questioni su cui nutre dubbi di legittimità, vada in Procura e li denunci. Per quanto ci riguarda abbiamo la coscienza pulita e siamo certi che la nostra azione politica sia stata lineare e trasparente sino in fondo”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.