GAETA – Mancano ancora quindici mesi, ma la campagna elettorale a Gaeta è già partita. Nel segno della frammentazione dilagante. Nel maggio 2012 furono accettati dalla commissione elettorale 8 candidati a sindaco, 28 liste e 437 candidati. Numeri da capogiro, per una città con meno di ventimila elettori. La prossima competizione non sarà da meno. Chi saranno questa volta i candidati?
Nessun mistero sulle intenzioni di Luigi Passerino. Il suo “Obiettivo Comune” si è presentato per primo da diversi mesi all’opinione pubblica, raccogliendo consensi attraverso un calendario di incontri su tematiche inerenti la digitalizzazione, il turismo intelligente, lo sviluppo economico. Nel tempo l’associazione culturale ha lasciato il posto al movimento politico ed anche gli attacchi alla giunta Mitrano sono diventati sempre più diretti. Nel gruppo è confluita una costola del movimento progressista.
Una seconda è invece spuntata fuori nei giorni scorsi. Si tratta dell’associazione “Insieme per Gaeta” presieduta da Maria Vaudo e di cui sono componenti del Direttivo sono Erasmo Valente, Pasquale Fantasia, Silverio Schiano oltre Salvatore Di Ciaccio, vice sindaco della giunta Raimondi che alle scorse elezioni non riemtrò tra gli eletti. Ma non sarebbe comunque lui il “papabile”. Secondo indiscrezioni il nome più caldeggiato sarebbe infatti quello di Luigi Siniscalco, già comandante della base nautica della guardia di finanza di Gaeta e cavaliere della Repubblica.
Più “canonico” Massimo Magliozzi con l’ormai tradizionale “mi candido se me lo chiedono i cittadini”. La sua prima “uscita pubblica” è avvenuta domenica nel corso di un convegno sui risultati raggiunti dall’autorità portuale, a cui Gaeta ha aderito proprio su input di Magliozzi nel lontano 2003.
Al suo fianco nella sala dell’Hotel Serapo c’erano l’ex governatore della Regione Lazio Francesco Storace, e l’ex comandante dell’ufficio della dogana di Gaeta Raffaele Serrapede, presidente dell’associazione “Il Veliero” che, è facile in questo caso essere profeti, supporterà la candidatura di Magliozzi, assumendo nel tempo connotati marcatamente politici. Alle scorse elezioni “Massimone” ed il suo compagno di viaggio Leandro La Croix rimasero in seconda fila lasciando il campo al professore Piero Cicconardi. Ma questa volta la tentazione di scendere in campo è fortissima. Gli sponsor politici ci sono, ed anche quelli istituzionali come Gianni Moscherini, arrivato all’ultimo momento a Gaeta al posto del commissario dell’autorità portuale Pasqualino Monti, in bilico per la riconferma alla guida del network dei porti di Roma e del Lazio. Ma erano tanti i vecchi compagni di viaggio in aula, compresi Giuseppe Matarazzo e Mauro Sasso che non ha resistito a prendere la parola.
Un quadro piuttosto variegato per chi sta tentando di rinserrare le fila. Antonio Raimondi ha dichiarato da tempo di non volersi più candidare alla poltrona di primo cittadino. In attesa di conoscere le intenzioni del suo movimento progressista è chiaro però che la frammentazione certo non giova a costruire un’alternativa al sindaco Mitrano, a cui si è sempre dichiarato antitetico.
Dal suo commento rilasciato sui social network trapela una punta di ironia verso i nuovi arrivati “Mi fa davvero piacere – si legge – l’attuale fiorire di gruppi, associazioni, movimenti civici con finalità politiche ed amministrative che si propongono il rilancio della Città di Gaeta: Obiettivo Comune, Il Veliero, Insieme per Gaeta ecc.ecc.. Ovviamente, ciascun gruppo ha una sua specificità, ci saranno punti di vista variegati, certamente punteranno a candidati Sindaci diversi. Ma sicuramente partono tutti dalla constatazione che l’Amministrazione Mitrano in carica è stata di gran lunga la peggiore che Gaeta abbia mai avuto (dal 1223)! Mi fa piacere anche perchè, egoisticamente, il sottoscritto ed il Movimento Progressista non si troveranno più soli ad affrontare certe battaglie giuste contro la scellerata Amministrazione in carica. Infatti, spero che al di là delle prossime elezioni (in bocca al lupo a tutti e vinca il migliore) tutti questi soggetti inizino ad essere da subito protagonisti evitando alcuni scempi che si stanno compiendo nella nostra bella ed amata Città. Per onestà intellettuale, voglio ricordare anche l’impegno in questi anni, nel fare un minimo di opposizione, di alcuni Partiti come Rifondazione Comunista, SEL, Movimento 5 Stelle: ma appunto sono Partiti ed era loro “dovere” farla. Comunque, forse Gaeta si è svegliata dal torpore intellettuale e politico di questi anni, dove tutti sembravano cloroformizzati. Mi fa piacere, sinceramente piacere…..e mi fa ancora più piacere che tutto ciò che ho e abbiamo detto dal 2012 ad oggi è stata pura verità che tanti concittadini stanno riconoscendo. Il tempo è veramente galantuomo!”.
Alla mappa bisogna aggiungere ovviamente partito democratico, rifondazione comunista e movimento 5 stelle, forze politiche votate ad esprimere sempre e comunque un proprio candidato. Questa volta infatti il qui pro quo del simbolo per il partito democratico non ci sarà, mentre l’unità dovrebbe essere garantita dal nuovo segretario Marco Sasso, più equidistante tra le varie anime rispetto al passato. Ma ufficialmente ancora non se ne parla, come non si parla di primarie, nè di partito, nè di coalizione.
Prosegue invece il proprio percorso il sindaco Cosmo Mitrano. Tra le critiche delle opposizioni che gli imputano di aver portato le aliquote di imposte e tasse ai massimi livelli, le inaugurazioni di opere pubbliche, le numerose manifestazioni culturali ed il nuovo piano regolatore. Sempre con qualche schermaglia all’interno della maggioranza che allunga i tempi di convocazione dei consigli e provoca incertezze sugli esiti delle sedute a causa degli altalenanti rapporti con i consiglieri vicini a Michele Forte ed il consigliere Eduardo Accetta. Dalla parte di Mitrano è schierato invece senza “ma” e senza “se” Antonio Salone ed il suo movimento “Uniti per Gaeta”, nelle precedenti elezioni in coalizione con i progressisti.