LATINA – Il Consiglio provinciale di Latina ha dato il via libera, con voto unanime, al piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. Sette in tutto le società oggetto della delibera per le quali è prevista la messa in liquidazione o la cessione delle quote di proprietà dell’ente: Compagnia dei Lepini, Terme di Suio Srl, Prosvi (Promozione e Sviluppo), Palmer (Parco Scientifico e tecnologico del Lazio meridionale), Terme di Fogliano Spa, Imof Spa, AtLazio Spa. Resta invece operativa l’Agenzia per i Servizi Formativi e per il Lavoro Spa per la quale è previsto, così come specificato nel piano operativo di razionalizzazione, “il provvisorio mantenimento della società in attesa della definizione della funzione della formazione professionale e dell’obbligo formativo a livello regionale”. Nello stesso piano si fa anche riferimento, dal punto di vista della gestione, alla “predisposizione e all’attuazione di misure volte alla riduzione del costo di funzionamento”.
“Ci troviamo a prendere decisioni in linea con la recente riforma che, come sappiamo, impone una spending review che come amministrazione abbiamo già applicato in altri settori dell’ente. Le società partecipate dall’ente sono dunque un passaggio fondamentale e sono soddisfatta che il piano elaborato dall’amministrazione, grazie al contributo prezioso degli uffici, sia passato all’unanimità”.
Il Consiglio provinciale ha inoltre dato il benvenuto, in apertura dell’assise, al neo consigliere Eduardo Accetta subentrato al posto del capogruppo di Forza Italia Fabio Martellucci a seguito di dimissioni di quest’ultimo dal Consiglio comunale di Priverno. Inoltre il gruppo di Forza Italia ha proceduto alla nomina del nuovo capogruppo affidando l’incarico al consigliere Valentino Giuliani.
Il presidente Della Penna, inoltre, ha proceduto alla convocazione di una riunione dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri provinciali per il prossimo 8 aprile: in quella seduta si procederà all’indicazione di fatto delle Commissioni consiliari, così come previsto dalla bozza dello Statuto in discussione.