MINTURNO – Ennesimo furto sacrilego nel sud pontino. Questa volta i ladri si sono introdotti nella Chiesa dell’Immacolata di Scauri, dove erano custoditi temporaneamente i monili in oro di San Nicandro dell’omonima parrocchia di Tremensuoli, più altri oggetti di valori di altri santi provenienti dal tempio della frazione collinare. E non solo, perché sono stati asportati anche i soldi delle offerte della parrocchia dell’Immacolata, ammontanti a oltre 3.000 euro.
Secondo quanto si apprende, per motivi di sicurezza Don Massimo Capodiferro aveva traslato l’oro dalla parrocchia di Tremensuoli per portarlo dai carabinieri della stazione di Scauri e farlo custodire nella loro cassaforte, in quanto la sua presenza presso la frazione era molto limitata. Tutti gli oggetti erano già stati fotografati ai fini proprio della consegna agli uomini dell’Arma, ma purtroppo i ladri – forse persone informate sui movimenti del parroco – hanno anticipato il furto.
Su questo i carabinieri della stazione, che questa mattina hanno fatto i sopralluoghi presso la Chiesa dell’Immacolata di Scauri, stanno indagando, non escludendo che gli autori possano essere soliti frequentare l’edificio religioso. Sono al vaglio degli inquirenti le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza.
Una parte dell’oro di San Nicandro già fu oggetto di furto alcuni hanno fa. Don Massimo lancia un appello affinché i ladri tornino sui loro passi e riconsegnino la refurtiva. Si tratta del quinto furto ai danni di una chiesa dopo quelli avvenuti a Suio, a Santi Cosma e Damiano, a Maranola e Itri.
Giuseppe Mallozzi