Formia / Furti, arrestato Giovanni Mongiovì, il capo della “banda del buco”

Paolo di Francia con alcuni agenti

FORMIA – E’ lui il capo della banda del buco che probabilmente ha compiuto il furto alla tabaccheria di Via Ferrucci e altri colpi ai danni di esercizi commerciali. Giovanni Mongiovì, 24 enne di Formia, volto fin troppo noto alle forze dell’ordine per svariati furti compiuti in città in diversi appartamenti e per reati inerenti sostanze stupefacenti, è finito in manette. L’arresto è stato compiuto questa notte da parte del personale del Commissariato di Polizia di Formia, diretto dal vicequestore Paolo Di Francia. Insieme a lui è stato arrestato anche uno dei suoi complici, il 49enne Mario Rischio, originario di Secondigliano ma residente a Formia.

Mongiovì è stato tratto in arresto nella notte scorsa dopo aver compiuto un furto in via Abate Tosti ai danni di una ferramenta, dal quale sono stati asportati cesoie e seghetti con il fine di tentare il colpo alla vicina agenzia di assicurazioni.

Un fotogramma dell’impianto di videosorveglianza di un bar

I residenti della zona, insospettiti da strani movimenti notturni, hanno allertato le forze dell’ordine chiamando il 113. All’arrivo dei poliziotti, il giovane ha tentato la fuga, ma invano. Nella sua auto Peugeot scura è stato rinvenuto il materiale rubato alla ferramenta, per un totale di 600 euro. Sono stati sparati alcuni colpi di pistola in aria per fermare il ladro.

Dagli accertamenti eseguiti subito dopo, gli agenti hanno potuto constatare un buco nella recinzione di 60 centimetri, fatto dai ladri tra cui ovviamente lo stesso Mongiovì, il quale aveva fatto una visita “prima del colpo” all’assicurazione con la scusa di aprire una pratica nella mattina di ieri.

E’ scattata la perquisizione domiciliare dalla quale sono stati rinvenuti un notebook, denaro, cellulari e assegni. Materiale che, secondo gli inquirenti, è stato rubato in precedenti furti in esercizi commerciali. Dalle prime ore di oggi gli investigatori stanno svolgendo altre perquisizioni e verifiche per stanare gli altri complici della banda. Gli inquirenti stanno analizzando le riprese degli impianti di videosorveglianza prelevate su luoghi oggetti di furto, nelle quali sono ritratte almeno altre due persone. Gli agenti suppongono che la banda sia formata quindi da cinque elementi che da diversi mesi hanno agito sul territorio compiendo furti a ripetizioni ai danni di esercizi commerciali.

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