FORMIA – Un “grave inadempimento contrattuale” ha determinato la decisione del comune di Formia di risolvere il Contratto per la gestione dei verbali dei vigili urbani. Era stato stipulato il 15 novembre 2013 con la ditta Aipa (Agenzia Italiana per le Pubbliche Amministrazioni) spa con sede in Milano, a seguito della vittoria di quest’ultima della gara d’appalto.
L’aggiudicazione per il “procedimento sanzionatorio delle violazioni delle norme del Codice della Strada e di polizia amministrativa di competenza della Polizia Locale” era stata resa nota il 7 agosto 2013 dalla dirigente Stefania Della Notte. L’Aipa era risultata vincitrice con un punteggio di 94,01, contro 84,568 del raggruppamento temporaneo d’impresa di composto da Sapidata spa e Poste Italiane spa. Non ammessa all’apertura dell’offerta invece la Soes spa, società di Telese Terme che gestisce attualmente il servizio di sosta per il comune di Minturno (e precedentemente per Formia e Gaeta). La Soes aveva anche provato ad impugnare l’esito della gara ma, il tribunale amministrativo di Latina non aveva accolto il ricorso proprio sul presupposto che la mancata ammissione alla gara impediva di sindacare l’esito della stessa.
Il servizio offerto dall’Aipa, stando agli atti ufficiali della dirigente Rosanna Picano, avrebbe subito una battuta d’arresto negli ultimi mesi, tanto da far trovare nei pasticci il comando dei vigili urbani. Le difficoltà erano state segnalate già a settembre 2015. Nonostante il comune di Formia avesse inviato regolarmente diversi lotti di stampa per la postalizzazione, alcuni verbali erano stati spediti a chi aveva commesso l’infrazione dopo un mese ed altri, trascorsi 50 giorni dall’inoltro a mezzo e-mail da parte del Comando, non erano stati ancora postalizzati e dunque inoltrati a chi aveva commesso l’infrazione e pertanto risultavano prescritti a causa del ritardo. Facendo perdere diverse somme di denaro e causando un danno la cui quantificazione sarà oggetto probabilmente di un successivo contenzioso. Disguido non risolto, come testimoniato da altre comunicazioni di posta elettronica inviata a gennaio. Di qui la decisione del comune di Formia di risolvere il contratto, non avendo ricevuto risposta.