MINTURNO – Ancora fuori dal Castello Baronale. Gli Sbandieratori “Le Tre Torri”, in oltre 40 anni di attività, non avevano mai vissuto una situazione come quella di queste settimane. Ancora oggi, a distanza di quasi un mese, non riescono ad entrare all’interno dell’antico maniero dove hanno da decenni la propria sede sociale.
Ancor più grave, come già evidenziato in un precedente articolo in seguito alla denuncia dell’ex consigliere comunale Giuseppe Tomao, è il fatto che il gruppo folk ha dovuto rinunciare a un’esibizione a Cava de’ Tirreni proprio a causa della chiusura del Castello. Ancora oggi i responsabili del gruppo non possiedono le chiavi per aprire il cancello d’ingresso. O meglio, è stata cambiata per la seconda volta la serratura.
“Oggi pomeriggio alle ore 15,30 – spiega Lino Tartaglia, presidente del gruppo – avevamo appuntamento con i responsabili dell’Ismef nell’ufficio del commissario prefettizio Bruno Strati ma non si sono presentati. Anche il Comune non possiede le chiavi per accedere alla struttura. È un mese che è stata cambiata la serratura e ancora oggi l’Ente non possiede una copia delle chiavi. A noi tutta questa situazione sembra uno sgarro bello e buono e vorremmo sapere le ragioni per cui l’Ismef sta facendo tutto ciò”.
“Hanno iniziato – prosegue Tartaglia – negandoci l’utilizzo del bagno pubblico, poi hanno chiuso la Sala dei Baroni con un chiavistello, poi ci è stata tolta la corrente elettrica e infine ci hanno lasciati fuori. E’ stato messo anche un lucchetto alla porta della nostra sede, nella quale ci sono strumenti musicali, attrezzature e costumi necessari per esibirci. Sono settimane che non possiamo utilizzarli: si tratta di sequestro di beni materiali. La prima volta che hanno cambiato la serratura il commissario Strati è riuscito ad ottenere le chiavi, salvo che poi l’hanno cambiata una seconda volta”.
Il gruppo Sbandieratori “Le Tre Torri” ha chiesto il supporto a tutte le Associazioni del territorio, e non solo, a manifestare contro l’Ismef, dando l’appuntamento per lunedì 8 febbraio, alle ore 12,15 al Comune di Minturno per un incontro con la stessa Ismef e il commissario prefettizio.
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